Prysmian, società milanese che realizza cavi per le telecomunicazioni e per la trasmissione di energia, ha pubblicato oggi i risultati del terzo trimestre del 2025, al di sopra delle aspettative, e ha anche alzato le previsioni per l’intero anno. Eppure, il titolo alla borsa di Milano ha riportato una “pessima performance” – ha scritto Teleborsa -, con un calo del 3,8 per cento: c’entra l’andamento generalmente fiacco dell’indice Ftse Mib.
I RISULTATI DI PRYSMIAN NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2025
Le entrate di Prysmian nel periodo luglio-settembre 2025 sono ammontate a 5 miliardi di euro, superiori alle stime, che si fermavano a 4,8 miliardi. L’Ebitda – ovvero il margine operativo lordo, senza considerare gli interessi, le imposte, il deprezzamento di beni e gli ammortamenti – ha raggiunto i 644 milioni, sopra le attese e il 19,3 per cento in più su base annua.
La crescita organica nel terzo trimestre è stata del 9,2 per cento, battendo le previsioni del 7,8 per cento.
IL GIUDIZIO DI JEFFERIES E L’ANDAMENTO DELLE DIVISIONI
Secondo la banca d’investimento Jefferies, il risultato del terzo trimestre di Prysmian è “solido ma con un obiettivo ambizioso”. Inoltre, “la crescita più forte e i buoni risultati nel settore Trasmissioni e un contributo molto più forte del previsto nel settore Soluzioni digitali sono stati compensati da un settore Elettrificazione più debole e da margini leggermente inferiori nel settore Reti elettriche”.
L’unità Trasmissioni rinnovabili, infatti, ha riportato una crescita organica del 39 per cento, mentre le stime erano del 28 per cento. Il segmento Reti elettriche è cresciuto di circa l 15 per cento contro una previsione dell’8 per cento, e Soluzioni digitali di oltre il 13 per cento contro il 9 per cento. L’unità Elettrificazione, però, non ha registrato una crescita organica, quando le aspettative erano del +3 per cento.
L’Ebitda di Trasmissioni rinnovabili è stato superiore alle stime del 15 per cento, quello di Reti elettriche del 2 per cento e quello di Soluzioni digitali del 13 per cento. Il margine operativo lordo del segmento Elettrificazione, invece, è stato inferiore dell’8 per cento.
LE PREVISIONI PER L’INTERO 2025
Prysmian ha aggiornato la sua previsione sull’intero 2025, rivedendola al rialzo: ora si aspetta un Ebitda adjusted compreso tra i 2,38 e i 2,43 miliardi di euro circa, anziché di 2,3-2,38 miliardi. Gli analisti si aspettano un risultato di 2,41 miliardi.
Nella guidance aggiornata per il 2025 Prysmian stima un flusso di cassa libero di 1,02-1,12 miliardi; in precedenza era di 1-1,08 miliardi.
Nel 2024 la società ha registrato entrate per 19 miliardi di euro e un Ebitda adjusted di 1,9 miliardi.
I DAZI SUL RAME
Secondo Jefferies, Prysmian “probabilmente non sta ancora vedendo i benefici dei dazi sul rame, ma le prospettive per il 2026 sono positive”. Il riferimento è alle tariffe al 50 per cento sulle importazioni del metallo (utilizzato nella produzione dei cavi) voluti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Prysmian possiede trenta stabilimenti negli Stati Uniti, oltre a disporre di una propria capacità produttiva di rame nel paese che la mette al riparo dai dazi in questione. Il mercato nordamericano vale all’incirca il 40 per cento delle entrate della società.






