In linea con “l’anno dell’efficienza” – un modo più edulcorato per descrivere i massicci licenziamenti dell’azienda -, Meta sta tagliando circa 600 posti nella sua divisione di intelligenza artificiale (IA), pur continuando ad assumere per il suo nuovo laboratorio TBD Lab. L’intenzione non sarebbe, infatti, ridurre di molto il numero complessivo dei dipendenti, ma piuttosto una riorganizzazione delle attività finalizzata a rendere più agile e reattiva la società.
Secondo un memo interno visionato da Axios, il taglio dei posti mira in particolare a ridurre la burocrazia accumulata durante un periodo di assunzioni aggressive. “Riducendo le dimensioni del nostro team, serviranno meno conversazioni per prendere decisioni e ogni persona avrà maggiori responsabilità e un impatto più ampio”, ha spiegato Alexandr Wang, Chief AI Officer di Meta.
LE DIVISIONI COINVOLTE
I licenziamenti interesseranno diverse unità all’interno dei Superintelligence Labs di Meta, che comprendono il team di ricerca FAIR AI, i gruppi dedicati ai prodotti basati su IA e le infrastrutture tecnologiche necessarie per supportare i progetti di intelligenza artificiale, come i data center e l’hardware. Tuttavia, il nuovo laboratorio TBD Lab, recentemente creato per sviluppare i modelli di base della prossima generazione di IA di Meta, non sarà colpito dai tagli.
TBD Lab rimarrà anzi un’area di focus, con continui investimenti nella ricerca e nello sviluppo, e la società ha confermato che sta ancora assumendo per questo team.
UNA RIORGANIZZAZIONE NECESSARIA
Il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, aveva già espresso preoccupazioni riguardo al rallentamento dei progressi nei progetti di intelligenza artificiale dell’azienda. Dopo il riscontro negativo ricevuto dal modello open-source Llama 4 e la partenza di alcuni dirigenti chiave, Meta ha avviato una riorganizzazione sotto il nome di Superintelligence Labs. In tale contesto, Meta ha deciso di fare un grande investimento nell’intelligenza artificiale, con una spesa di 15 miliardi di dollari in Scale AI e l’ingaggio di Wang, per cercare di accelerare il passo verso lo sviluppo della superintelligenza.
VERSO LA SUPERINTELLIGENZA
Per alimentare i suoi progetti di IA, Meta ha continuato ad assumere con pacchetti retributivi da milioni di dollari ricercatori di alto livello, tra cui Ananya Kumar, ricercatrice di OpenAI e Andrew Tulloch, cofondatore di Thinking Machines di Mira Murati. Nel frattempo, l’azienda ha cercato di mantenere la sua posizione nella corsa per lo sviluppo delle tecnologie di IA più avanzate, affrontando la forte concorrenza di altre aziende come OpenAI, Google e Microsoft.
L’obiettivo di Meta rimane quello di sviluppare una IA che superi le capacità umane, un progetto che è stato definito come il raggiungimento della “superintelligenza“. “Sono davvero entusiasta dei modelli che stiamo addestrando, dei nostri piani di calcolo e dei prodotti che stiamo costruendo, e sono fiducioso nel nostro percorso verso la superintelligenza”, ha scritto Wang nel memo.
STRATEGIE A CONFRONTO
La mossa di Meta, osserva il New York Times, arriva in un periodo di intensa competizione per il dominio nel settore dell’IA. Dopo l’arrivo di ChatGPT nel 2022, OpenAI ha attratto un numero significativo di talenti e investimenti, mentre Google e Microsoft hanno intensificato gli sforzi per sviluppare chatbot e altri strumenti basati su IA. In risposta a questo scenario, Meta ha riorganizzato i suoi sforzi interni, con un focus chiaro sul miglioramento dei propri modelli linguistici e delle infrastrutture necessarie per sostenere i grandi sistemi di IA. Tuttavia, alcuni esperti hanno suggerito che i licenziamenti siano una mossa strategica per ridurre i costi operativi e migliorare l’efficienza, concentrandosi solo su progetti con il massimo potenziale.
UN SUPER ACCORDO PER UN SUPER DATA CENTER
Martedì scorso, Meta ha inoltre concluso un accordo di finanziamento da 27 miliardi di dollari con Blue Owl Capital, il più grande accordo di capitale privato nella storia dell’azienda, per finanziare il suo più grande progetto di data center. Secondo alcuni analisti citati da Reuters, l’accordo permetterà a Meta di perseguire le proprie ambizioni nel campo dell’intelligenza artificiale su larga scala, trasferendo gran parte dei costi iniziali e dei rischi al capitale esterno, pur mantenendo una quota di proprietà minore nel progetto.
GUERRA IN VISTA TRA CHATGPT E WHATSAPP
Infine, in un segno della crescente competizione nell’ambito dell’IA, Meta ha anche annunciato che a partire dal prossimo anno impedirà l’accesso a chatbot esterni come ChatGPT all’interno di WhatsApp, una mossa che potrebbe influire su oltre tre miliardi di utenti della piattaforma di messaggistica. In risposta a questa decisione, OpenAI ha contestato l’affermazione di Meta, sottolineando che l’uso di ChatGPT in WhatsApp non aveva superato i limiti di utilizzo previsti dalla funzione di assistenza clienti. Kevin Weil, vicepresidente per la scienza di OpenAI, ha dichiarato: “È difficile credere che Meta stia chiudendo 1-800-CHATGPT, che ha milioni di utenti soddisfatti. Se fai parte di loro, puoi migrare alla nostra app, sito web e browser per preservare le tue conversazioni”.






