L’India sta diventando la nuova base manifatturiera di Apple: già oggi quasi un iPhone su cinque viene assemblato nel paese, ricorda l’Economist, ed entro il 2026 l’azienda vuole realizzare lì tutti gli smartphone destinati al mercato statunitense. Anche un’altra grande società tecnologica tecnologica americana sta puntando parecchio sull’India: non per farne una “fabbrica” di dispositivi elettronici, però, bensì un centro di calcolo per l’intelligenza artificiale. Si tratta di Google, che recentemente ha annunciato un investimento di 15 miliardi di dollari in cinque anni per realizzare un data center per l’intelligenza artificiale nello stato indiano di Andhra Pradesh, nella parte meridionale della nazione.
IL GRANDE INVESTIMENTO DI GOOGLE IN INDIA
Non si tratta solo del più grande investimento di Google in India finora: quello di Andra Pradesh – così ha spiegato l’amministratore delegato di Google Cloud Thomas Kurian: un indo-americano, peraltro – sarà il più vasto “hub per l’intelligenza artificiale” della società al di fuori degli Stati Uniti. Il centro dati in questione, situato nella città di Visakhapatnam, avrà una capacità iniziale di 1 gigawatt (quanto il fabbisogno una città americana di medie dimensioni, grossomodo).
PERCHÉ LE BIG TECH PUNTANO SULL’INDIA
In generale, Google sta spendendo parecchio – circa 85 miliardi di dollari quest’anno – nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale, in modo da garantirsi sufficiente capacità di calcolo per “alimentare” i suoi servizi tecnologici e non rimanere indietro nella competizione con le aziende rivali, le cosiddette Big Tech.
In effetti, sia Amazon che Microsoft hanno investito cifre miliardarie nella costruzione di centri dati in India. La scelta di questo paese non è casuale: l’India è lo stato più popoloso al mondo e offre un vasto mercato per la cosiddetta economia digitale, con quasi un miliardo di utenti Internet. Google, in particolare, considera l’India un mercato strategico, sia per la diffusione degli smartphone con sistema operativo Android (di cui è proprietaria) e sia perché nessun altro paese al mondo conta più utenti su YouTube.
LE TENSIONI TRA STATI UNITI E INDIA
Intanto, la relazione politica tra Stati Uniti e India sta attraversando un periodo di tensione a seguito della decisione del presidente Donald Trump di imporre dazi del 50 per cento sulle importazioni indiane. Washington vorrebbe anche che Nuova Delhi smettesse di acquistare petrolio dalla Russia, garantendo a quest’ultima un grande afflusso di denaro utile alla prosecuzione della guerra in Ucraina.
L’India, comunque, rimane per gli Stati Uniti un paese importantissimo nella regione dell’Indo-Pacifico: pur non rappresentando un alleato formale, è considerato utile al contenimento politico e militare della Cina in Asia.