I ritardi legati all’aereo commerciale a fusoliera stretta C919 minacciano le ambizioni di Pechino.
La Corporazione dell’aviazione commerciale della Cina (Comac) sta ritardando le consegne del suo aereo commerciale C919. Le tre compagnie aeree che lo utilizzano (China Eastern, Air China e China Southern) avevano previsto 32 consegne quest’anno, ma a settembre ne sono arrivate solo cinque, secondo i report finanziari delle compagnie aeree e i dati di ch-aviation e Flightradar24 ripresi da Reuters.
Non solo, Comac ha anche ridotto l’obiettivo di produzione annuale del suo aereo di linea da 75 a 25 velivoli, secondo Bloomberg.
Il 28 maggio 2023 il C919 ha completato con successo il suo primo volo commerciale, segnando un importante punto di svolta per l’industria aeronautica cinese che da tempo aspirava a competere con le sue controparti occidentali.
Nel febbraio 2024 la Cina ha presentato il C919 al Singapore Airshow. In quell’occasione Pechino ha mostrato agli acquirenti internazionali il C919 e incassato i primi accordi.
Progettato infatti per competere con l’Airbus A320 e il Boeing 737 Max, il C919 può trasportare molti più passeggeri e ha un raggio d’azione molto più lungo rispetto al suo fratello minore, l’ARJ21, il primo jet domestico cinese, in servizio dal 2016.
Al momento però l’aereo è certificato solo in Cina e il primo degli attuali cinque C919 ha iniziato a volare con China Eastern Airlines due anni fa. Soprattutto, il C919 fa affidamento in larga misura su componenti importati, con circa il 40% dei sistemi del jet che si stima provenga dall’esterno. Tra questi i motori Leap-1C, sviluppati dalla francese Safran e dalla statunitense GE Aviation attraverso il consorzio CFM International.
La dipendenza del jet C919 dai fornitori statunitensi sta mettendo a rischio le ambizioni della Cina di competere con Boeing e Airbus, osserva il Financial Times.
Tutti i dettagli.
COME STA ANDANDO COMAC
Quindi il costruttore cinese sta ritardando i tempi di consegna precedentemente dichiarati per la produzione del suo aereo di linea C919, secondo i documenti ufficiali delle tre compagnie aeree che utilizzano il modello.
A gennaio, Comac ha dichiarato di voler consegnare 30 aerei C919 e di aumentare la capacità produttiva annuale a 50 velivoli nel 2025. A marzo, secondo quanto riportato dai media cinesi, ha alzato l’obiettivo di produzione a 75.
Ma l’aspirante rivale di Boeing e Airbus si è dovuto scontrare con un’altra realtà: Comac ha ridotto il proprio obiettivo di produzione del C919 a 25 quest’anno, rispetto ai 75 precedentemente dichiarati, come ha rivelato Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione.
La società di consulenza aeronautica Iba ha dichiarato il mese scorso che gli obiettivi di produzione del C919 di COMAC erano ambiziosi e che si aspettava una “crescita più misurata” dal produttore, riporta ancora Reuters. Iba prevedeva la consegna di circa 18 C919 nel 2025 e 25 nel 2026, per poi salire a circa 45 nel 2027.
LE SFIDE PER IL PRODUTTORE DI VELIVOLI CINESE
A complicare l’andamento di Comac è intervenuta infatti la guerra commerciale tra Usa e Cina.
Tra giugno e luglio gli Stati Uniti hanno sospeso alcune vendite alla Cina di tecnologie statunitensi critiche, comprese quelle relative ai motori a reazione al produttore aerospaziale statale cinese
Dunque la dipendenza da componenti straniere è una vulnerabilità chiave del programma di costruzione di aerei cinese. Il C919, privo di certificazioni di riferimento da parte dei principali enti regolatori dell’aviazione occidentali, ha ricevuto ordini solo da clienti cinesi e da due compagnie aeree in Brunei e Cambogia, entrambe strette alleate di Pechino. China Eastern, Air China e China Southern hanno ordinato 100 esemplari ciascuna.
Sebbene i solidi ordini da parte delle compagnie aeree cinesi per il C919, Comac non è riuscita a conquistare clienti in Asia meridionale e sudorientale, nonostante i suoi sforzi intensificati.