Gli Stati Uniti stanno lavorando alla creazione di un fondo dedicato ai progetti minerari all’estero insieme alla società di investimento newyorkese Orion Resource Partners. L’iniziativa prevede che l’International Development Finance Corporation (un’agenzia governativa americana creata durante il primo mandato di Donald Trump) e Orion investano ciascuno 600 milioni di dollari o più nello strumento finanziario, che ha lo scopo di ridurre la dipendenza dalla Cina per i cosiddetti minerali critici.
Stando alle fonti del Financial Times, al fondo potrebbero partecipare anche altre agenzie governative e altri investitori sovrani. Il fondo investirà a sua volta in progetti estrattivi di minerali critici, come il rame (per i cavi elettrici) e le terre rare (per l’automotive e la difesa).
FINANZA E GEOPOLITICA
Gracelin Baskaran del think tank statunitense Center for Strategic and International Studies ha detto al quotidiano britannico che “questi colloqui dimostrano chiaramente che l’amministrazione Trump sta cercando di allineare i propri strumenti finanziari alle sue ambizioni più generali nel settore minerario. Questa partnership pubblico-privata è destinata a catalizzare una quantità significativa di capitali”.
L’INVESTIMENTO DEL GOVERNO
Il governo degli Stati Uniti, come detto, potrebbe investire 600 milioni di dollari nel fondo: di questi, 100 milioni verrebbero destinati all’acquisizione di quote nei progetti minerari, mentre gli altri 500 milioni al debito.
Attualmente, però, l’International Development Finance Corporation, oltre a essere autorizzata a investire soltanto al di fuori degli Stati Uniti, deve anche sottostare ad alcune normative che ne limitano la possibilità di acquisire quote nei progetti. Tuttavia, ci si aspetta che questa agenzia lavorerà più a stretto contatto con il settore privato sotto la direzione di Ben Black, figlio del miliardario Leon Black, la cui nomina deve ancora ricevere l’approvazione del Senato.
I PROGETTI MINERARI FINANZIATI DALL’INTERNATIONAL DEVELOPMENT FINANCE CORPORATION
Tra le altre cose, ad oggi l’International Development Finance Corporation ha investito 105 milioni di dollari nell’azienda mineraria irlandese TechMet (coinvolta nello sfruttamento del litio in Ucraina) e 50 milioni in un progetto sulle terre rare in Sudafrica. Se verrà realizzato, il fondo con Orion sarà il suo impegno economico più grande.
L’agenzia si è anche impegnata a effettuare un prestito di circa 550 milioni di dollari a Lobito Atlantic Railway, una joint venture tra Trafigura e Mota-Engil che gestisce il corridoio ferroviario del Benguela, dall’Angola alla Repubblica democratica del Congo.
COSA FA ORION
Guidata dall’amministratore delegato Oskar Lewnowski, Orion è una società specializzata negli investimenti in minerali e materie prime: gestisce asset per 8 miliardi di dollari. Nei mesi scorsi ha istituito una joint venture da 1,2 miliardi di dollari con Adq, il fondo sovrano di Abu Dhabi, contribuendovi per 600 milioni: questa entità potrebbe fungere da modello per il fondo minerario con il governo degli Stati Uniti.