Skip to content

palla

Tutto sull’italiana Evelyn Palla che guiderà Deutsche Bahn

Chiamata a risanare le ferrovie tedesche, Evelyn Palla punta su efficienza e ritorno al core business di Deutsche Bahn. Chi è e cosa farà

Poggia sulle spalle di un’italiana la grande sfida di riportare le ferrovie statali tedesche ai fasti di un tempo. Il ministro dei Trasporti Patrick Schnieder (Cdu) ha infatti proposto alla guida del gruppo un’altoatesina: Evelyn Palla, 52 anni, originaria di Bolzano. È la prima donna a capo di Deutsche Bahn. La scelta non è però legata alla buona fama del sistema ferroviario italiano – quest’anno Trenitalia è stata nominata la prima compagnia ferroviaria in Europa in una classifica stilata da Transport & Environment (T&E), un’Ong europea specializzata in trasporti – bensì al percorso interno compiuto da Palla in Deutsche Bahn. Entrata nel 2019, dal 2022 è direttrice di DB Regio, il ramo regionale del gruppo tornato a produrre utili dopo una fase di difficoltà. La capacità di imprimere una svolta a un andamento di declino silenzioso l’ha proiettata ora, in attesa della formale approvazione del consiglio di sorveglianza di martedì 23 settembre, alla guida dell’intera azienda.

MANAGER CON FAMA DI RISANATRICE

Lei stessa ha raccontato come il richiamo positivo che l’Alto Adige esercita su molti tedeschi l’abbia spesso aiutata a instaurare rapporti di fiducia. Un vantaggio che deve averle giovato anche in Austria, dove aveva maturato esperienza nelle ferrovie federali ÖBB, ricoprendo incarichi di rilievo nei settori del trasporto passeggeri, locale e regionale, oltre che in ambiti giuridici e finanziari. Gli esperti considerano le ÖBB un modello per la Deutsche Bahn, poiché si sono trasformate in un’azienda moderna grazie a misure radicali di risanamento, un processo che la società tedesca deve ancora affrontare.

In questo senso, i numeri di DB Regio sono eloquenti. Nel primo semestre del 2025 la divisione ha chiuso con utili per 103 milioni di euro, capovolgendo le perdite dell’anno precedente. Decisiva è stata la capacità di recuperare competitività nelle gare d’appalto contro gli operatori privati, riportando la quota di mercato attorno al 60%. Per questo Palla viene definita dagli osservatori una “risanatrice” e apprezzata per l’expertise finanziaria. Caratteristiche ritenute fondamentali per realizzare l’“Agenda per clienti soddisfatti sulle rotaie” delineata dal ministro Schnieder, che punta su due pilastri: migliorare la sicurezza e la qualità dei servizi e rendere l’azienda più rapida ed efficiente attraverso una ristrutturazione interna che però ha già incontrato la ferma opposizione del sindacato. Sarà questo il primo banco di prova per la nuova CEO.

UNA NUOVA ERA PER DEUTSCHE BAHN?

Durante la conferenza stampa di presentazione, Palla ha indicato chiaramente la direzione che intende imprimere alla società: maggiore attenzione al core business, cioè l’attività ferroviaria, rispetto alle numerose partecipazioni del gruppo. “Oggi prendiamo in mano la bacchetta per una nuova era”, ha dichiarato, sottolineando che l’obiettivo è concentrarsi su ciò che caratterizza profondamente Deutsche Bahn. Per farlo occorre “fare ordine”, liberando la società da burocrazia, doppioni organizzativi e rami non strategici.

La manager ha però avvertito che si tratta di un processo lungo: il risanamento dell’infrastruttura ferroviaria, ha spiegato, non sarà uno sprint ma una maratona. Un percorso che richiederà tempo, risorse e continuità.

INFRASTRUTTURA E FINANZIAMENTI

Il ministro Schnieder ha inserito questa strategia nel solco del programma di governo, che prevede una maggiore separazione tra l’infrastruttura e il resto del gruppo DB. La supervisione finanziaria sarà rafforzata attraverso il comitato di sorveglianza, al quale verranno conferiti più poteri di controllo. L’obiettivo è rendere trasparente che i profitti di DB InfraGo, la società responsabile della rete, siano destinati esclusivamente alla manutenzione e al potenziamento delle infrastrutture, evitando trasferimenti di risorse ad altri settori del gruppo.

Per garantire una gestione più rigorosa, il ministero prevede l’introduzione di un piano infrastrutturale pluriennale con obiettivi e parametri di controllo concreti. Entro la metà del 2026 dovrà essere elaborato un nuovo accordo di prestazione e finanziamento destinato a entrare in vigore dal gennaio 2027. Insomma, niente più assegni in bianco: i fondi pubblici dovranno essere vincolati a progetti specifici e monitorabili.

Il piano di riforma prevede anche meccanismi di incentivo per i vertici del gruppo, con remunerazioni legate al raggiungimento degli obiettivi stabiliti e la creazione di un comitato consultivo per rendere più costante il confronto con le istituzioni.

SFIDE E CRITICHE

La designazione di Palla ha suscitato reazioni contrastanti. I suoi sostenitori sono riusciti a superare le resistenze di chi avrebbe preferito un candidato esterno, sottolineando i risultati conseguiti alla guida di DB Regio. Restano però le critiche di chi le imputa di aver fatto comunque parte di una dirigenza che non è riuscita a invertire il declino della compagnia.

Alcuni dubitano che Palla abbia il carisma necessario per rappresentare la ferrovia davanti all’opinione pubblica e ai decisori politici: finora è stata considerata una figura riservata, più incline al lavoro dietro le quinte che alla ribalta mediatica.

Tuttavia, proprio questo profilo sobrio potrebbe rivelarsi un punto di forza. In un momento in cui i clienti chiedono meno dichiarazioni solenni e più treni puntuali, la sua immagine di riorganizzatrice silenziosa potrebbe incontrare il favore dell’opinione pubblica.

Torna su