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La corrida cinese di Stellantis: le Leapmotor prodotte in Spagna

Le auto elettriche cinesi di Leapmotor verranno prodotte in Spagna, nello stabilimento che Stellantis ha vicino a Saragozza. Ormai c'è l'ufficializzazione del gruppo italo-francese. Si partirà già nel 2026 con la B10 appena presentata al Salone di Monaco. I capricci di Pechino che si sarebbe opposta alla produzione in Polonia (nella lista nera per aver votato sì ai dazi di Bruxelles) hanno spinto la jv a continuare per qualche mese con le spedizioni via nave verso l'Europa

C’è l’ufficializzazione sul fatto che le cinesissime Leapmotor in cui Stellantis ha lautamente investito (1,5 miliardi per il 21 per cento della startup) saranno prodotte in Spagna. Inizialmente si era pensato alla Polonia, a Tychy, ma poi – tale versione non è mai stata ufficializzata sebbene appaia altamente probabile – Pechino aveva tirato il freno a mano: nessun investimento nei Paesi che a Bruxelles hanno votato per i dazi alle auto elettriche cinesi (tra questi figura anche il nostro, ci si metta dunque l’animo in pace).

Il gruppo italo-francese, perciò – che coi cinesi ha creato persino una jv, impegnandosi alla loro distribuzione in Europa e nel resto del mondo -, ha dovuto in fretta cercare un altro Paese. Non è stato difficile: spicca infatti la Spagna che coi cinesi ha ottimi rapporti, dal momento che l’attuale governo ha investito buona parte del Pnrr per attrarre investitori dal lontano Oriente. Inoltre Stellantis è ben presente nella Penisola iberica.

LA SPAGNA VUOLE CONTINUARE A ESSERE LA FABBRICA D’AUTO D’EUROPA

Continua così il paradosso tutto spagnolo di un Paese che, pur non avendo reali marchi autoctoni (Seat deve la sua esistenza a Fiat) e una vera storia automobilistica da vantare, negli anni ha saputo comunque imporsi quale “fabbrica automobilistica europea”, sfornando milioni di vetture per conto di altre Case del Vecchio continente.

Per intenderci e aggiungere un utile secondo termine di paragone, la produzione spagnola è circa quattro volte quella italiana, che pure ha dalla sua Case come Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati per fermarsi a quelle nel portafogli Stellantis. E oggi che le aziende europee sono in crisi, Madrid mette a disposizione le proprie infrastrutture della Cina.

LEAPMOTOR ATTERRA IN SPAGNA

Mentre Stellantis al momento importa le city car elettriche made in China via nave, dal 2026 la nuova culla del marchio Leapmotor sarà a Saragozza, per la precisione a Figueruelas, uno dei tre hub che il Gruppo ha nella penisola (gli altri due sorgono a Madrid e a Vigo).

Si partirà con la B10, già venduta nel Paese d’origine e presentata ufficialmente nel Vecchio continente al Salone dell’auto di Monaco proprio negli ultimi giorni. Con la concretizzazione del piano, Leapmotor sarà la prima startup a vantare la linea distributiva mondiale (quindi non solo autosaloni, ma anche officine ufficiali e capillarità nella distribuzione di pezzi di ricambio) di un Gruppo che contiene al proprio interno 14 marchi ben rodati, di cui diversi persino secolari.

MENO RISCHI E ZERO DAZI

Il vantaggio di un impianto produttivo in seno al Vecchio continente è ovvio: non solo si abbatteranno infatti gli enormi costi (e le potenziali insidie) della distribuzione attuale che avviene via mare, su immense navi porta container, ma soprattutto si aggireranno i dazi che Bruxelles ha imposto sulle auto elettriche made in China. Leapmotor insomma potrebbe essere uno dei marchi cinesi a più rapida diffusione in Europa. E la porta del nostro mercato le sarà spalancata da Stellantis.

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