Stmicroelectronics, la società di semiconduttori controllata dal ministero dell’Economia italiano e dalla banca pubblica francese Bpifrance, ha presentato oggi la tecnologia di confezionamento (packaging) di nuova generazione che verrà introdotta nel suo stabilimento di Tours, in Francia, attraverso una linea pilota che dovrebbe entrare in funzione nel terzo trimestre del 2026.
COSA SAPPIAMO SULLA NUOVA TECNOLOGIA PANEL-LEVEL PACKAGING
La tecnologia in questione si chiama Panel-Level Packaging, è automatizzata ed è stata descritta come particolarmente efficiente sia dal punto di vista manifatturiero che della riduzione dei costi; garantirebbe, inoltre, una maggiore produttività grazie all’utilizzo di grandi forme rettangolari al posto dei wafer (si chiamano così le “fette” di materiale semiconduttore) rotondi. La Panel-Level Packaging verrà utilizzata nella realizzazione di dispositivi più piccoli e potenti dedicati ai settori automobilistico, industriale e dell’elettronica di consumo.
TOURS OSCURERÀ CATANIA?
L’installazione della linea pilota di Panel-Level Packaging nell’impianto di Tours richiederà un investimento di oltre 60 milioni di dollari, che rientra nel piano di Stmicroelectronics per la riorganizzazione della sua capacità produttiva. A livello generale, gli stabilimenti italiani del gruppo saranno dedicati alle tecnologie analogiche e di potenza, mentre quelli francesi alle tecnologie digitali.
Il rischio, per l’Italia, è che l’impianto di Tours possa mettere in ombra quello di Catania, dedicato anch’esso alla tecnologia al nitruro di gallio. Il sito siciliano dovrebbe ricevere un investimento da 5 miliardi, di cui 2 miliardi da fondi pubblici.
LA SITUAZIONE AD AGRATE: COSA HA DETTO IL MINISTRO URSO
Il 15 settembre, al termine del Tavolo nazionale sullo sviluppo industriale di Stmicroelectronics in Italia presso il ministero delle Imprese, il ministro Adolfo Urso ha dichiarato di accogliere “con favore l’annuncio dell’azienda di rinunciare agli esuberi ad Agrate e di presentare un piano industriale di rilancio dello stabilimento: è un passo in avanti e nella giusta direzione, che riconosce il valore dei lavoratori e del sito produttivo”.
L’impianto di Agrate, dedicato ai wafer al silicio da trecento millimetri, potrebbe venire oscurato da quello di Crolles, già più avanti nella produzione di questi dispositivi. Urso vorrebbe che le garanzie occupazionali vengano mantenute fino al 2032.
Nel corso della riunione al ministero delle Imprese si è discusso anche della situazione dello stabilimento di Catania, che secondo Urso potrebbe “divenire uno dei poli strategici per la microelettronica in Europa”, un punto di riferimento regionali per i semiconduttori al carburo di silicio utilizzati nei veicoli elettrici. Rimangono, tuttavia, alcune criticità legate all’approvvigionamento di acqua per le operazioni.
L’incontro – il terzo finora, dopo quelli del 10 aprile e del 28 luglio – si è concluso con l’impegno a lavorare a un accordo di programma per Agrate e con la richiesta alla Commissione europea di un piano di sostegno alla filiera dei semiconduttori dotato di “risorse adeguate, procedure rapide e sostegno a start-up, scale-up e linee pilota”.