QUALE SARA’ IL FUTURO DEL MARCHIO ARMANI
Armani. "Che ne sarà di quella che possiamo definire la «sostenibilità creativa» dei vari marchi del gruppo? Non è un momento facile per il sistema moda e neppure per l’alto di gamma: lo stesso gruppo Armani ha chiuso il 2024 con un fatturato in calo del 4% e i ricavi e gli utili…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 13, 2025
UN CASINO CHIAMATO ISAB
Isab torna in Parlamento. La questione riguarda i piani di Goi Energy per la raffineria Isab di Priolo. Dopo aver acquistato il sito neanche 3 anni fa da Lukoil, ora il gruppo cipriota vorrebbe disfarsene. Ma l'accordo di fornitura esclusivo con Trasfigura rappresenterebbe un…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 13, 2025
I FESTIVAL SPAZIALI DELL’ASI
Ma che cacchio c’entra lo Spazio con questo Festival? E che ci azzecca la statale Asi col cambiamento climatico? Ma forse sono solo un troglodita. pic.twitter.com/RIxn1JV2FR
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 12, 2025
SCAZZI SPAZIALI
INDISCRETO
In Asi e Telespazio si scruta con crescente preoccupazione la scarsa sintonia (eufemismo) fra i vertici della controllata e-Geos.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 12, 2025
IL BOOM DEL KEFIR
"Il kefir cresce a ritmi record e sorpassa lo yogurt magro. Il fenomeno più dirompente avvenuto negli ultimi anni nel mondo del food&beverage in Italia? È l’affermazione schiacciante del kefir, il latte fermentato con batteri e lieviti, che da emerito sconosciuto agli italiani è…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 13, 2025
I NUMERI DELL’AVOCADO
«L’avocado è ormai al terzo posto per consumi di frutta tropicale in Italia – spiega il direttore del Cso Italy, Elisa Macchi – dietro due pilastri come banane (se ne consumano in Italia 380mila tonnellate) e ananas (39mila). L’avocado oggi è, però, il frutto che performa meglio…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 13, 2025
IL CALCIO NEL PALLONE DELLE CRIPTOVALUTE
Il club calcistico della Triestina è stato acquistato da House of Doge, sezione operativa della Dogecoin Foundation, colosso mondiale nel settore delle criptovalute. Si tratta della prima operazione di questo genere nel calcio europeo. (Gazzetta)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 13, 2025
IL GIORNALE SBANCA REVOLUT
"Revolut vorrebbe vendersi come terzo polo bancario, al pari della nuova Bper-Pop Sondrio. Peccato che fare banca non significa solo contare i clienti come sfere del pallottoliere, ma lavorare «con» e «per» il territorio, finanziare i progetti di famiglie e imprese. Ecco perché,…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 11, 2025
LA PARABOLA DI MONTANTE
L’ex paladino dell’antimafia, Antonello Calogero Montante, si è costituito martedì sera nel carcere di Bollate di Milano. È stata la Procura generale di Caltanissetta a mettere in esecuzione la sentenza nei confronti dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, che deve scontare…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 11, 2025
LE PENE DELLA FRANCIA MACRONIANA
Fitch declassa il debito francese: il voto dell’agenzia di rating è passato ad A+ con outlook stabile, da AA- con outlook negativo. Diverse le motivazioni: l’elevato debito, la frammentazione politica che rende difficile il consolidamento fiscale ma anche la «debolezza nella…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 13, 2025
CARTOLINA DAL NEPAL
Sushila Karki, ex presidente della Corte suprema e nota paladina anti-corruzione, è stata nominata primo ministro ad interim del Nepal, dopo il crollo del governo avvenuto questa settimana. Karki, prima donna a guidare il Paese, è stata scelta dagli studenti manifestanti come…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 13, 2025
CARTOLINA DALLA RUSSIA
La Banca centrale russa ha tagliato il tasso d'interesse di riferimento di un punto, portandolo al 17%: è il terzo intervento dall’estate per sostenere un’economia in rallentamento. (Financial Times)
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CARTOLINA DAL LUSSEMBURGO
La Corte di Giustizia dell'Ue ieri ha annullato la decisione della Commissione del 2017 di autorizzare gli aiuti dell'Ungheria per l'ampliamento affidato alla Russia della centrale nucleare Paks. Secondo i giudici di Lussemburgo, il governo di Viktor Orban potrebbe non aver…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 12, 2025
PARLA PAPA’ VENDOLA
Tobia è nato da una madre surrogata, lo ha spiegato a suo figlio? E cosa pensa della legge che ha configurato questa pratica come reato universale?
«Mio figlio ha 9 anni, è consapevole del suo percorso di nascita, è un bambino sereno e felice, ed è molto orgoglioso della sua…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 12, 2025
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
“Non sono esperto di markette”, ha sibilato David Parenzo in tv. Non penso che le markette siano d’accordo.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 12, 2025
Il falò pic.twitter.com/iGKHWYjeQ1
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 12, 2025
Mado’ pic.twitter.com/UTkdKgXSVJ
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI GIULIA CRIVELLI DEL SOLE 24 ORE SU ARMANI:
Non è casuale il contrasto tra la meticolosità e precisione delle disposizioni testamentarie che riguardano la gestione economica, finanziaria e immobiliare del gruppo e del patrimonio costruiti da Giorgio Armani e la vaghezza di quelle attinenti al futuro dell’essenza stilistica dei marchi nati negli anni intorno a quello principale, da Emporio Armani ad A/X, passando per le numerose licenze per categorie di prodotti affini, come cosmetica e occhiali. Entrambe partono da un fatto: fino al giorno della sua morte, giovedì 4 settembre, a 91 anni, Armani ha tenuto per sé il ruolo principale che esiste in un’azienda di moda, quello di direttore creativo, e i due incarichi più importanti in qualsiasi azienda, amministratore delegato e presidente. Armani è inoltre morto da proprietario del 99,9% delle quote azionarie del gruppo che aveva fondato nel 1975: in cinquant’anni ha sicuramente dimostrato grandi capacità manageriali e imprenditoriali, ma ciò che lo ha reso, quasi certamente, immortale è lo stile che ha saputo creare (si veda Il Sole 24 Ore del 5 settembre e l’inserto Domenica del 10 settembre).
Sulle disposizioni economiche gli articoli in pagina offrono molti dettagli e, pur non potendo esserci certezze sulle decisioni che prenderanno gli eredi sull’assetto societario, la volontà di rendere economicamente sostenibile nel medio e lungo periodo l’azienda è chiara. A questo dovrebbe servire l’ingresso di un grande gruppo nella compagine azionaria o la quotazione. Ma che ne sarà di quella che possiamo definire la «sostenibilità creativa» dei vari marchi del gruppo? Non è un momento facile per il sistema moda e neppure per l’alto di gamma: lo stesso gruppo Armani ha chiuso il 2024 con un fatturato in calo del 4% e i ricavi e gli utili delle società quotate del lusso nel primo semestre sono risultati tutti in calo, con le sole eccezioni di Cucinelli, Prada ed Hermès. Vale anche per Lvmh, in cima ai desiderata di Armani come socio di minoranza o acquirente in toto del gruppo. Il colosso guidato da Bernard Arnault può contare su un utile netto di 5,7 miliardi per i primi sei mesi del 2025, calato però del 22% rispetto al 2024. Non solo: alcune maison di Lvmh hanno affrontato decenni fa la successione del loro fondatore (una su tutte, Christian Dior), ma in tempi più recenti hanno visto molti cambi ai vertici stilistici. Le stesse difficoltà le ha vissute, in Italia, la maison Valentino: in questo caso il fondatore non è morto ma ha lasciato l’azienda da direttore creativo. Morto un Dior o un Armani, non è facile farne un altro. E oggi i grandi marchi non possono essere gestiti come facevano, tornando in Francia, Gabrielle Chanel, Christian Dior o, per fare un altro nome, Yves Saint Laurent.
Le dimensioni sono diverse ed è il mondo intero a essere cambiato: quello della moda poi – lo aveva fatto notare lo stesso Armani nel periodo del Covid – ha vissuto decenni di eccessi e oggi deve affrontare problemi di sostenibilità sociale e ambientale che rischiano di alienare, se non saranno risolti, le generazioni più giovani.