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Ucraina, ecco come droni e IA cambiano il campo di battaglia

Il conflitto iniziato nel 2022 è il primo dominato dai droni e dai sistemi autonomi, ricorda l'imprenditore estone Ragnar Sass in un editoriale pubblicato su Le Monde. Queste nuove tecnologie sono state sviluppate da migliaia di volontari e membri della società civile ucraina.

La guerra della Russia contro l’Ucraina è diventata un conflitto tecnologico su larga scala, in cui dal 70% all’80% delle perdite sono ora causate dai droni aerei.

A tre anni e mezzo dall’inizio dell’offensiva, la guerra è diventata un continuo gioco al gatto e al topo, in cui ogni nuovo sistema d’arma offre solo un breve vantaggio di due o tre mesi prima che la parte avversaria metta a punto delle contromisure.

È arrivata l’era della guerra robotizzata. Ne stiamo assistendo alla prima fase in Ucraina, nei cieli, sulla terra e in mare. Nei garage, negli scantinati e nelle fabbriche ucraine, dove centinaia di piccoli team costruiscono continuamente nuovi modelli di droni e intercettori, vengono sviluppare nuove tecnologie militari a un ritmo senza pari nel mondo.

Molti di questi team lavorano senza sosta dal febbraio 2022, senza weekend né vacanze. Non appena un nuovo prodotto è pronto, schierato vieneto in prima linea. I soldati lo testano il giorno successivo e, entro ventiquattro ore, i feedback dei combattenti vengono inviati agli sviluppatori, dando il via a un nuovo ciclo. Alcuni team di tecnologia della difesa consegnano persino i loro prodotti di persona nelle zone di combattimento e lavorano direttamente con i soldati sull’integrazione e l’iterazione.

DRONI GUIDATI DALL’IA

Tuttavia, anche la macchina da guerra russa funziona a pieno regime, con molte fabbriche che lavorano ventiquattr’ore su ventiquattro. Un segno chiaro della rapidità con cui la Russia è in grado di produrre armi è stato dato il 9 luglio, quando le forze russe hanno lanciato 728 droni Shahed in un solo giorno. Alla fine di luglio, erano stati schierati più di 6.000 Shahed, 14 volte di più rispetto a un anno prima.

Per far fronte a questa minaccia, almeno due aziende ucraine del settore della difesa hanno sviluppato droni intercettori guidati dall’intelligenza artificiale (IA): utilizzano l’apprendimento automatico per identificare e distruggere gli Shahed. Nelle notti migliori, questi droni hanno raggiunto tassi di successo del 70%.

RUSSIA-UCRAINA, LA PRIMA GUERRA TRA ROBOT

Questa è la natura della prima guerra tra robot. Uno scontro tra due sistemi autonomi, ciascuno dei quali cerca di essere più intelligente dell’altro in tempo reale. Sviluppi simili stanno avvenendo sul campo. I droni FPV ( visuale in prima persona,“pilotaggio immersivo”) dotati di connessioni via cavo ottico (il che significa che il loro segnale non può essere disturbato) possono ora colpire bersagli situati fino a 30 chilometri dalla linea del fronte, rendendo estremamente pericoloso qualsiasi movimento in quella zona. Entrambe le parti hanno anche iniziato a utilizzare “droni dormienti” che rimangono a terra per ore in attesa che appaia un bersaglio.

Di conseguenza, i veicoli terrestri senza pilota sono ora utilizzati su larga scala, principalmente per la logistica, il rifornimento, l’evacuazione, l’estrazione mineraria e persino gli attacchi. Per il momento, l’Ucraina sembra avere un vantaggio in questo campo. […]

IL SUCCESSO DEI DRONI MARITTIMI UCRAINI

Uno dei maggiori successi dell’Ucraina è stato l’uso di droni marittimi per respingere le navi russe dal Mar Nero. Anche queste unità sono state migliorate nel corso del tempo. Il 31 dicembre 2024, un drone marittimo ucraino Magura V5 armato con un missile terra-aria ha distrutto un elicottero russo Mi-8 sopra il Mar Nero. Mai prima d’ora un veicolo di superficie senza pilota aveva abbattuto un velivolo con equipaggio. Oggi, alcuni droni marittimi sono utilizzati come piattaforme di lancio o come ripetitori di comunicazione per droni più piccoli, aumentando così la loro portata e le loro capacità.

ADATTAMENTO RAPIDO

Non si tratta di casi isolati. Questi eventi confermano che siamo entrati in una nuova era della guerra, in cui i sistemi autonomi sono essenziali per il successo sul campo di battaglia. Le migliori unità ucraine funzionano come start-up tecnologiche di successo, ognuna con i propri metodi di reclutamento, formazione, finanziamento e cultura di squadra. Una brigata avanzata comprende più di 70 architetti di dati, che analizzano le informazioni in tempo reale 24 ore su 24. Queste unità creano cicli di apprendimento rapido, adattandosi ai cambiamenti sul campo di battaglia più velocemente delle unità militari tradizionali.

[…]

Questo tipo di innovazioni spiega come l’Ucraina sia riuscita a tenere testa a una superpotenza militare per così tanto tempo. La Nato ei suoi alleati devono urgentemente studiare e rafforzare il loro sostegno all’Ucraina. La guerra robotizzata è già una realtà e l’Ucraina sta scrivendo il manuale d’uso.

 

(Estratto dalla rassegna stampa estera a cura di Epr Comunicazione)

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