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Perché Google, Microsoft e OpenAi sgomitano per Windsurf?

Contesa da tre grandi aziende, forse persino alla base dei dissapori tra Microsoft e Sam Altman di OpenAi, alla fine Windsurf ha sorpreso tutti: i due co-founder e altri ragazzi geniali hanno riparato in Mountain View lasciando la startup svuotata delle figure di punta

Windsurf, startup specializzata in strumenti di programmazione basati sull’intelligenza artificiale, è stata a lungo corteggiata da due colossi parte apparentemente della stessa squadra: Microsoft e dall’astro nascente OpenAi che la volevano a tutti i costi nel proprio portafogli.

IL BLITZ DI GOOGLE CHE HA SORPRESO MICROSOFT E OPENAI

E pareva che la software house che alcuni ricordano ancora come Codeium fosse sul punto di cedere, allettata dai 3 miliardi di dollari messi sul piatto da Sam Altman per l’acquisizione – molti osservatori l’avevano già ribattezzata “l’operazione dell’estate 2025” – quando all’improvviso Google ha fatto irruzione nella stanza siglando per 2,4 miliardi di dollari un accordo che le assicura contemporaneamente i migliori talenti e i diritti di licenza della startup di programmazione, lasciando i contendenti attoniti a realizzare quanto fosse appena accaduto davanti ai loro occhi. Per comprendere cosa sia successo, oltre al ralenti, bisogna però fare un passo indietro.

COS’È WINDSURF

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