Crack Silicon Valley Bank remember? Dopo il fallimento che ha fatto tremare le start-up tecnologiche vedendo in pericolo il loro futuro, adesso i miliardari tech puntano su un altro player.
Era marzo 2023 quando scoppiò la crisi Silicon Valley Bank, una delle più grandi banche commerciali degli Stati Uniti e la più importante nel distretto tecnologico della California fondata quarant’anni addietro. I suoi asset sono stati venduti a First Citizens, che da allora ha rilanciato SVB, e diversi suoi banchieri si sono trasferiti presso HSBC negli Stati Uniti. Tuttavia, investitori e dirigenti lamentano una lacuna nei servizi bancari per le aziende tecnologiche emergenti dopo il crollo di SVB, con alcune startup che faticano a ottenere lo stesso accesso al capitale, ricostruisce oggi il Financial Times.
Un gruppo di miliardari della tecnologia, guidato da Palmer Luckey, il trentenne che ha fondato Oculus (l’azienda di visori acquisita da Facebook) e Anduril (società che sviluppa droni da guerra pilotati dall’intelligenza artificiale), si appresta a lanciare una nuova banca statunitense con l’obiettivo di colmare il vuoto lasciato dalla Silicon Valley Bank nel supporto alle start-up, comprese quelle attive nel settore delle criptovalute.
La nuova istituzione finanziaria chiamata Erebor sarebbe sostenuta da importanti investitori del mondo tech, tra cui Joe Lonsdale, fondatore della società di venture capital 8VC e cofondatore di Palantir insieme a Peter Thiel, secondo fonti informate del Ft.
Come Anduril e Palantir, anche Erebor è un riferimento a “Il Signore degli Anelli” di Tolkien. Erebor è la “montagna solitaria” i cui tesori sono sottratti al drago Smaug.
Tutti i dettagli.
COSA FARÀ EREBOR
Erebor ha presentato domanda per ottenere una licenza bancaria nazionale negli Stati Uniti, una licenza che consente a un istituto finanziario di operare come banca.
Il nuovo istituto di credito mira a fornire prodotti bancari tradizionali, nonché prodotti e servizi relativi alle valute virtuali, ad aziende e privati. La banca opererà interamente in digitale, con tutte le interazioni e i servizi per i clienti forniti tramite la sua app e il suo sito web. Avrà sede a Columbus, Ohio, con una sede secondaria a New York.
“La banca sarà una banca nazionale che fornirà prodotti bancari tradizionali, nonché prodotti e servizi relativi alle valute virtuali, ad aziende e privati”, secondo la domanda, resa pubblica questa settimana.
Il suo mercato di riferimento sarebbe costituito dalle aziende che fanno parte dell'”economia dell’innovazione” statunitense, in particolare le aziende tecnologiche focalizzate su valute virtuali, intelligenza artificiale, difesa e produzione, si legge sempre nella documentazione. Servirà anche le persone che lavorano o investono in queste aziende. Prevede inoltre di collaborare con aziende non statunitensi “che cercano l’accesso al sistema bancario statunitense”.
LA GOVERNANCE
La banca sarà gestita dai co-ceo Jacob Hirshman, che in precedenza ha lavorato come consulente presso il gruppo crypto Circle, e Owen Rapaport, co-fondatore e ceo della società di software per asset digitali Aer Compliance. A presiedere l’istituto ci sarà invece Mike Hagedorn, ex vicepresidente esecutivo senior della Valley National Bank, con sede nel New Jersey.
Secondo fonti del quotidiano finanziario britannico, non era previsto che Luckey e Lonsdale fossero coinvolti nella gestione quotidiana della banca.
LA STRATEGIA
Erebor ha affermato nella documentazione che si sarebbe “differenziata” lavorando con clienti che “non sono ben serviti da istituti finanziari tradizionali o dirompenti, in particolare per quanto riguarda l’insufficiente accesso al credito”.
Si prevede che le criptovalute note come “stablecoin”, ancorate ad asset reali come il dollaro, costituiranno una parte significativa delle attività della banca, segnala il Financial Times. La domanda afferma che Erebor mira a essere “l’entità più regolamentata che gestisce e facilita le transazioni in stablecoin”.
IL RUOLO DI PETER THIEL
Dunque il co-fondatore di eBay, PayPal, ma anche la controversa Palantir, Peter Thiel, è pronto a sostenere questa nuova iniziativa. Pensare che nel marzo 2023 proprio il suo Founders Fund consigliava alle aziende di trasferire i propri fondi dalla Silicon Valley Bank, una decisione ampiamente ritenuta responsabile del crollo, Thiel sosteneva di aver mantenuto una parte del suo patrimonio personale di 4 miliardi di dollari in banca.
Sempre il Financial Times riportò all’epoca che Founders Fund, la società di venture capital fondata da Thiel dopo i suoi successi nella co-fondazione di PayPal e nei primi investimenti in Facebook, è stata “una delle prime ad allertare le società in portafoglio sui rischi di SVB”. Essendo un attore di spicco della Silicon Valley, l’opinione del Founders Fund sulla banca si è diffusa rapidamente, mentre tweet allarmati e pettegolezzi nelle chat di gruppo hanno amplificato il panico.
Ma ora è il ventur capitalist americano è pronto a fare la “fortuna” di una nuova banca tech.
