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Nucleare, gli Usa di Trump sbloccano i piani della russa Rosatom in Ungheria

Gli Stati Uniti hanno rimosso alcune sanzioni alla Russia, permettendo così il proseguimento dei lavori di espansione della centrale nucleare di Paks, in Ungheria. Il progetto è portato avanti da Rosatom.

Il ministro degli Esteri dell’Ungheria, Peter Szijjarto, ha fatto sapere che il governo degli Stati Uniti ha rimosso le sanzioni che avevano bloccato i lavori di espansione della centrale nucleare di Paks, a sud-ovest della capitale Budapest, sulla riva del Danubio.

Le restrizioni erano state imposte durante la presidenza di Joe Biden ed erano state giustificate con il fatto che il progetto era guidato dalla società nucleare statale russa Rosatom.

IL PESO DI ROSATOM NEL SETTORE NUCLEARE DELL’EST EUROPA

Rosatom è l’unica azienda a produrre la tipologia adatta all’alimentazione dei reattori tipo VVER-440 presenti sul territorio europeo (in Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia e Finlandia). La dipendenza energetica da Mosca è particolarmente forte nell’Europa orientale per ragioni storiche: dal 2019 al 2023 le ex-repubbliche sovietiche hanno rappresentato i due quinti delle esportazioni di Rosatom.

I LEGAMI ENERGETICI TRA L’UNGHERIA E LA RUSSIA

Per via della sua posizione geografica (è priva di sbocchi sul mare) e dei suoi legami storici con l’Urss (che l’ha vincolata alle infrastrutture sovietiche), l’Ungheria ha avuto finora più difficoltà di altri paesi europei a emanciparsi dall’energia russa: non solo dal gas naturale e dal petrolio, ma anche dal combustibile nucleare.

Il primo ministro Viktor Orban si è spesso scontrato con la Commissione europea e gli altri stati membri sulle sanzioni alla Russia.

LE PAROLE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SZIJIARTO

Il ministro Szijjarto ha specificato che, nonostante il miglioramento della situazione per la centrale nucleare di Paks, è probabile che le dispute con l’Unione europea sulle importazioni di combustibili fossili russi proseguiranno.

“La costruzione delle principali attrezzature per la centrale nucleare di Paks sta procedendo in Russia e in Francia”, ha detto Szijjarto. “Sul sito di Paks, la costruzione può ora procedere a un ritmo più veloce” grazie alla rimozione delle restrizioni americane.

COSA HANNO FATTO GLI STATI UNITI

Il 27 giugno scorso il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha emesso una licenza che permette a diversi enti russi – tra cui la banca Gazprombank – di partecipare alle transazioni finanziarie per la realizzazione dei progetti nucleari civili avviati prima del 21 novembre 2024.

Successivamente – come riportato dal quotidiano ucraino The Kyiv Independent -, Rosatom ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno autorizzato i pagamenti per la centrale di Paks attraverso enti sottoposti a sanzioni. Prima dell’emissione della licenza, tali transazioni erano vietate.

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