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Lo sapete che al Bundestag i destri di AfD sono presi a pallonate?

In Germania il cordone sanitario contro l'estrema destra si sposta dall'aula parlamentare al campo di calcio: i deputati di AfD sono stati esclusi dalla squadra di calcio del parlamento, l’FC Bundestag.

Nemmeno il calcio, ultimo baluardo del gioco di squadra, riesce più a creare ponti dove la politica costruisce barriere. L’FC Bundestag, la squadra amatoriale formata da deputati del parlamento tedesco, ha deciso di voltare pagina: da tempo i parlamentari dell’AfD sono stati esclusi dalla rosa, e ora il club si prepara a modificare ufficialmente il proprio statuto per rendere questa esclusione compatibile con il regolamento interno. Un gesto che va oltre il pallone, riflettendo anche sul campo le tensioni che attraversano la vita politica tedesca.

LA FRATTURA CON AfD DAI BANCHI PARLAMENTARI AL CAMPO DA GIOCO

La decisione dell’FC Bundestag non è nata da un momento all’altro. Già da mesi i rappresentanti del partito di estrema destra erano stati allontanati informalmente: la loro assenza è stata evidente anche nell’ultima partita disputata contro una selezione di Landsberg am Lech, sul prato umido di una serata berlinese di inizio estate. Nonostante le condizioni meteo ideali per il calcio, sul rettangolo verde l’atmosfera non è più quella di un tempo.

Secondo il deputato della Cdu Eckhardt Rehberg, intervistato da ARD, in passato la convivenza era possibile. I colleghi di AfD, racconta, erano poco appariscenti, si integravano senza creare problemi. Tuttavia, dopo le rivelazioni sul discusso incontro di Potsdam, dove esponenti dell’ultradestra hanno parlato apertamente di “piani di rimpatrio” per migranti, la situazione è cambiata. Le perplessità sono cresciute non solo all’interno della squadra, ma anche tra gli avversari, spingendo la dirigenza del club a una presa di posizione più netta.

IL DILEMMA TRA INCLUSIONE E VALORI COMUNI

Per alcuni giocatori della squadra, come Fritz Güntzler, deputato Cdu di Gottinga e capitano della squadra, l’esclusione rappresenta un’amara sconfitta dello spirito sportivo. Dove, se non sul campo, si dovrebbe cercare ancora il dialogo? Ma per altri, come Rehberg, la linea rossa è stata superata. Il principio di base del club – apertura, tolleranza, rifiuto dell’estremismo – è diventato incompatibile con la linea politica adottata sempre più esplicitamente da AfD. “Il nostro statuto parla chiaro”, ha dichiarato, “chi fa parte di un partito che si oppone ai valori fondamentali della nostra democrazia deve assumersene la responsabilità”.

Per questo motivo, l’assemblea del club ha deciso di inasprire le norme interne, che fino a oggi mantenevano l’FC Bundestag formalmente aperto a parlamentari di tutti i partiti. Una recente sentenza del tribunale regionale di Berlino ha d’altronde stabilito che non si possono escludere membri su base partitica senza modificare il regolamento. L’adeguamento dello statuto in programma servirà proprio a superare questo ostacolo formale, legittimando una scelta che, per molti soci, è ormai inevitabile.

UN’ARENA SIMBOLICA DELLA POLITICA TEDESCA

AfD non ha però intenzione di cedere senza reagire. Jörn König, ex membro della squadra e deputato eletto in Bassa Sassonia, ha annunciato l’intenzione di tornare a giocare. A suo dire, si è trattato di una decisione esclusivamente politica, inopportuna in un’associazione amatoriale. “Ci riproveremo”, ha affermato, “la politica dovrebbe restare fuori dal campo”. Ma molti all’interno del club dubitano della sincerità di questo approccio e temono che il partito stia cercando solo visibilità, sfruttando l’esclusione per consolidare la propria narrativa di emarginazione.

Il campo da calcio si trasforma così in una piccola arena simbolica delle grandi questioni che attraversano il Bundestag: come trattare con AfD? Come definire i confini della legittimità democratica? E fin dove si può tollerare chi mette in discussione i valori di base della convivenza? L’FC Bundestag, con la sua tradizione di partite amichevoli e spirito bipartisan, si trova ora al centro di un dibattito più ampio, che va oltre lo sport e tocca il cuore della democrazia tedesca.

Per quanto riguarda la qualità calcistica della squadra, comunque, non sembra che l’esclusione dei deputati dell’estrema destra la stia pregiudicando. L’incontro bavarese si è chiuso con una vittoria per 3 a 0. L’allenatore ha ruotato i giocatori parlamentari con disinvoltura, la vittoria non è mai stata in discussione. Se davvero i parlamentari di AfD dovessero tornare, suggerisce il servizio di ARD, la soluzione più semplice potrebbe essere quella più pragmatica: lasciarli in panchina.

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