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Ets2, cos’è la nuova tassa europa su benzina e caldaie

La Commissione europea vuole utilizzare l'Ets2, cioè il sistema di compensazione delle emissioni dell'edilizia e dei trasporti, per finanziare il bilancio comunitario. L'idea è controversa e potrebbe causare aumenti dei prezzi del riscaldamento e del carburante. Tutti i dettagli.

La Commissione europea sta pensando di utilizzare l’Ets2 – cioè il sistema per lo scambio delle quote di emissione per i settori edilizio e dei trasporti, che non rientrano nel meccanismo attuale, l’Ets – per finanziare il bilancio comunitario, stando a quanto rivelato dal Financial Times.

COME FUNZIONA L’ETS2

Semplificando, l’Ets2 istituisce un prezzo della CO2 per gli edifici (i riscaldamenti a gas, in sostanza), per i trasporti (la benzina e il gasolio) e per i piccoli produttori manifatturieri con l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo dei combustibili fossili e favorire il passaggio a fonti energetiche più pulite.

I fornitori di combustibile per uso domestico e di carburanti per autotrazione, quindi, dovranno acquistare un certo numero di quote di emissione per compensare la CO2 generata dai loro prodotti ed evitare di incorrere in sanzioni; le aziende più “virtuose” dal punto di vista climatico avranno la possibilità di vendere le proprie quote inutilizzate alla concorrenza, garantendosi su di loro un vantaggio competitivo. È possibile, però, che questo aumento dei costi venga scaricato sui consumatori finali, cioè sui cittadini.

Il sistema entrerà in vigore nel 2027, un anno prima dell’inizio del nuovo bilancio pluriennale dell’Unione europea.

L’IDEA (IMPOPOLARE) DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Il Financial Times ha scritto che alcuni funzionari della Commissione stanno pensando di utilizzare una parte dei fondi raccolti con la tassa sulla CO2 per tappare i buchi nel bilancio. L’idea, però, non piace a tutti i membri della Commissione né ad alcuni stati membri, come la Francia, secondo cui l’aumento dei costi di gas naturale, gasolio e benzina fomenterà il risentimento anti-europeo tra la popolazione e favorirà la crescita dei partiti di estrema destra.

QUANTO PAGHERANNO I CONSUMATORI?

Stando alle cifre riportate dal Financial Times e riprese da BloombergNef, l’Ets2 potrebbe permettere alle autorità europee di raccogliere entrate fino a 705 miliardi di euro tra il 2027 e il 2035. Il prezzo della CO2, vista la grande domanda di quote, potrebbe salire fino a 149 euro alla tonnellata nel 2030: per quella data, di conseguenza, le bollette del riscaldamento domestico potrebbero aumentare fino al 41 per cento.

Per mitigare l’impatto della misura, Bruxelles ha intenzione di introdurre un fondo sociale per il clima da 86,7 miliardi, che utilizzerà una parte dei proventi dell’Ets2 per finanziare interventi di efficientamento energetico delle case, di decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e di potenziamento dei trasporti a basse emissioni.

LE RASSICURAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Kurt Vandenberghe, direttore generale della direzione per il clima, ha detto che la Commissione è “molto attenta ai timori e alle ansie” riguardo all’Ets2 e che “non vuole prezzi elevati” dell’energia.

Bruxelles, però, deve trovare un modo per colmare il deficit di bilancio di 30 miliardi all’anno dal 2028 al 2035, legato all’aumento delle spese per la difesa e ai pagamenti del debito contratto durante la crisi del coronavirus.

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