Il presidente americano, Donald Trump, ieri ha parlato con Vladimir Putin e il risultato è stato un altro TACO: Trump always chickens out (Trump si tira sempre indietro).
Trump parla con Putin e fa un TACO sulla rappresaglia contro l’Ucraina
La telefonata è durata oltre un’ora. “Abbia discusso l’attacco contro gli aeroplani parcheggiati della Russia, da parte dell’Ucraina, e anche di vari altri attacchi”, ha detto Trump: “E’ stata una buona conversazione, ma non una conversazione che rifinirà con una pace immediata. Il presidente Putin ha detto, e in modo molto forte, che dovrà rispondere al recente attacco contro gli aeroporti”.
Questa la cronaca di Trump. Il presidente americano non solo non ha reagito alle minacce di Putin e all’ennesimo rifiuto alla sua richiesta di cessate il fuoco, ma ha annunciato una cooperazione sul programma nucleare dell’Iran. “Il presidente Putin ha suggerito che parteciperà nelle discussioni con l’Iran e che forse potrebbe essere utile a portarle a una rapida conclusione”, ha detto Trump. Per gli europei è il peggiore scenario.
Gli Stati Uniti pronti a lasciare l’Europa sola al fianco dell’Ucraina
Una potenziale conferma delle intenzioni di Trump di abbandonare l’Ucraina è arrivata ieri dall’ambasciatore americano presso la Nato, Matthew Whitaker. “Contiamo sull’Europa affinché assuma una posizione di leadership nel fornire all’Ucraina le risorse e il capitale politico necessari per raggiungere una pace duratura”, ha detto Whitaker, in vista della riunione dei ministri della Difesa.
“Gli europei hanno un interesse diretto nel garantire la pace nel loro continente e gli Stati Uniti continueranno a fare tutto il possibile per sostenerli”, ha aggiunto. Interrogato sulla possibilità che gli Stati Uniti vendano armi all’Ucraina, Whitaker ha spiegato che l’Amministrazione rimane concentrata “sui negoziati e preservare lo spazio del presidente Trump per porre fine alle ostilità. Nessuna decisione è stata presa sull’assistenza futura, ma il miglior modo per rendere sicuro il territorio Nato per gli alleati è finanziare i nostri piani di difesa qui alla Nato”.
Gli americani boicottano la riunione del gruppo di sostegno all’Ucraina
Il segretario americano alla Difesa, Pete Hegseth, non ha partecipato alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina organizzata ieri presso la sede della Nato a Bruxelles. È la prima volta che il capo del Pentagono salta una riunione dalla costituzione del gruppo cosiddetto Ramstein da parte del suo predecessore, Lloyd Austin.
L’assenza di Hegseth ha riacceso le speculazioni sul possibile abbandono dell’Ucraina da parte degli Stati Uniti. Da buon soldato, il segretario generale della Nato ha minimizzato l’importanza dell’assenza di Hegseth. Gli Stati Uniti sono “totalmente impegnati nei nostri sforzi comuni riguardo all’Ucraina”, ha affermato Mark Rutte. Hegseth dovrebbe partecipare alla riunione di oggi con i suoi omologhi dell’Alleanza per preparare il vertice dell’Aia.
Trump vuole “rendere invisibile” Zelensky al vertice della Nato
Il presidente americano non apprezza il suo omologo ucraino e vuole “renderlo invisibile” durante il vertice della Nato organizzato all’Aia il 24 e 25 giugno. Volodymyr Zelensky è stato ufficialmente invitato, ma gli americani non vogliono che metta in ombra Donald Trump o gli forzi la mano. Mark Rutte, il segretario generale della Nato, è stato molto evasivo sul posto che sarà riservato al presidente ucraino. Zelensky parteciperà alla sessione plenaria o si riunirà con i suoi omologhi dell’Alleanza nel quadro di un consiglio Nato-Ucraina? L’Ucraina avrà un posto di rilievo nella dichiarazione comune?
A tutte queste domande, Mark Rutte non ha risposto ieri durante la sua conferenza stampa per presentare la riunione dei ministri della Difesa di oggi. “Il programma del vertice è in preparazione, lo pubblicheremo a breve”, ha dichiarato. La dichiarazione del vertice approverà gli investimenti necessari per le capacità e l’aumento delle spese per la difesa per finanziare e mostrare sostegno all’Ucraina, ha aggiunto Rutte. Dietro le quinte si sta svolgendo un braccio di ferro tra gli alleati sul sostegno dell’Alleanza all’Ucraina per darle la capacità di difendersi e, una volta ottenuta una pace giusta e duratura, fornirle i mezzi per dissuadere la Russia dal riprendere la guerra. Il braccio di ferro contro un presidente americano incapace di condannare l’aggressione russa e ostile a Zelensky durerà fino all’ultimo secondo all’Aia, predice un diplomatico.