Chi non è stato attanagliato dall’ansia che una volta arrivato al gate, a un passo dall’imbarco in aereo, non gli venisse tolto – senza troppi complimenti – il proprio bagaglio?
Le compagnie aeree low cost hanno fiutato il terrore dei viaggiatori e si sono quindi inventate un costo extra, al momento dell’acquisto del biglietto, per garantirsi – il diritto – di non vedersi sfilare di mano la valigia. I clienti, per evitare inutili discussioni, che rischiano anche di farli diventare colpevoli di possibili ritardi, spesso abbozzano accettando di pagare.
Tuttavia, una sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue ha stabilito che l’addebito per il bagaglio a mano di dimensioni ragionevoli “è illegale”. Ecco perché l’Ufficio europeo delle Unioni dei consumatori (Beuc) ha chiesto ai legislatori Ue di intervenire.
LE COMPAGNIE AEREE LOW COST NEGLIGENTI
La scorsa settimana il Beuc, insieme ad altre 16 organizzazioni di 12 Paesi, ha presentato un reclamo alla Commissione europea e alla rete delle autorità di protezione dei consumatori (Cpc), denunciando sette compagnie aeree che applicano tariffe indebite ai consumatori per il loro bagaglio a mano.
Le low cost nel mirino sono Easyjet (UK/Austria), Norwegian Airlines (Norvegia), Ryanair (Irlanda), Transavia (Francia), Volotea (Spagna), Vueling (Spagna) and Wizzair (Ungheria).
L’organizzazione in difesa dei consumatori ha quindi chiesto un’indagine a livello europeo sulle pratiche commerciali di queste compagnie e del settore più in generale.
LA SENTENZA UE IGNORATA
“Oggi stiamo agendo contro sette compagnie aeree che stanno sfruttando i consumatori e stanno ignorando la Corte di Giustizia dell’Ue, la quale ha stabilito che addebitare il bagaglio a mano di dimensioni ragionevoli è illegale – ha detto Agustín Reyna, direttore generale del Beuc -. Ciò è stato confermato da recenti multe in Spagna che hanno chiarito che i passeggeri possono portare a bordo il loro bagaglio a mano di dimensioni ragionevoli senza costi aggiuntivi”.
LA SPAGNA PRENDE IL TORO PER LE CORNA
La Spagna, osserva il Guardian, è diventata un campo di battaglia per la questione. L’anno scorso infatti il suo ministero dei Diritti dei consumatori ha multato cinque compagnie aeree low cost, inclusa Ryanair, per un totale di 179 milioni di euro per aver addebitato ai passeggeri il bagaglio a mano e le prenotazioni dei posti.
Questo mese poi un giudice spagnolo ha ordinato a Ryanair di rimborsare a un passeggero 147 euro di spese per il bagaglio a mano accumulate su cinque voli. Nella sentenza il giudice ha affermato che “il bagaglio a mano è un elemento essenziale del trasporto passeggeri” e quindi “non può essere soggetto a un supplemento di prezzo”. Il caso è stato sostenuto dall’organizzazione spagnola per i diritti dei consumatori Facua, che dal 2018 denuncia il “supplemento illegale”.
PER EASYJET I CLIENTI SONO FELICI DI PAGARE
I Ceo delle compagnie aeree sembrano tuttavia vivere su un altro pianeta. Kenton Jarvis, amministratore delegato di easyJet, ha addirittura dichiarato che i passeggeri che volano con loro sono tutti felici, quelli che pagano per portarsi la valigia per il servizio offerto e quelli che non lo vogliono – un terzo del totale – di non pagare per gli altri e viaggiare leggeri.
“Aspettarsi che paghino per le persone che vogliono portare una borsa da cabina più grande non sembra molto favorevole al consumatore”, ha detto Jarvis, il quale ha aggiunto che, in passato, le borse da cabina gratuite erano un “grande problema logistico” per easyJet perché non tutte potevano stare nelle cappelliere e questo causava ritardi e disagi.
MR RYANAIR DÀ DEL PAZZO AL MINISTRO SPAGNOLO
Se easyJet non si è scomposta più di tanto, lo stesso non si può dire di Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, la quale fa pagare da 5 a 30 euro in più per aggiungere un bagaglio a mano al proprio biglietto – che se malauguratamente è più grande dei limiti consentiti chiede altri 63 euro per riporla in stiva.
O’Leary, affermando che la compagnia non cambierà le sue politiche, si è molto scaldato riguardo alla guerra dichiarata da Madrid: “Gli spagnoli hanno un ministro pazzo che ha deciso che, siccome il generale Franco ha approvato una legge 30 anni prima che la Spagna entrasse nell’Unione europea, i passeggeri sono liberi di portare quanti bagagli vogliono”.
Secondo l’ad si tratta di “una chiara violazione dei regolamenti europei” e che “qualsiasi tentativo di intervento sarebbe in violazione del regolamento che garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare prezzi e politiche libere da interferenze politiche”.
Anche lui sostiene che non esista alcuna richiesta di intervento da parte dei passeggeri.
COSA DICONO (DAVVERO) I PASSEGGERI
Le informazioni di Beuc sembrano però contraddire quanto dichiarato da Jarvis e O’Leary: “I nostri dati mostrano che i consumatori si aspettano di trovare una piccola borsa e un bagaglio a mano quando acquistano biglietti base”, ha riferito Reyna, il quale ha invitato i responsabili politici “a definire dimensioni e peso ragionevoli del bagaglio a mano per evitare sorprese in aeroporto e ridurre il numero di controversie che costano tempo e denaro a consumatori e compagnie aeree”.
Tuttavia, come ha fatto notare un consulente dello studio legale Steele Raymond, specializzato in diritto aeronautico, sebbene la sentenza spagnola si sia apertamente schierata con i passeggeri, le leggi europee non sono e non potranno essere vincolanti nel Regno Unito ed eventuali interventi potrebbero essere risolti dalle compagnie aeree aumentando direttamente il prezzo del biglietto, facendo comunque ricadere i costi sui viaggiatori.