Intesa Sanpaolo vede balzare l’utile nel primo trimestre, battendo le attese del mercato. La banca guidata da Carlo Messina ha archiviato il periodo gennaio-marzo con un utile netto di 2,6 miliardi (+13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024 e contro i 2,43 miliardi previsti dal consensus di Bloomberg) e conferma per il 2025 profitti per oltre 9 miliardi. Significativo il ritorno cash per gli azionisti: 1,8 miliardi di dividendi maturati nel trimestre, che si aggiungono al saldo dividendi 2024 di 3 miliardi da pagare a maggio e al buyback pari a 2 miliardi da avviare a giugno 2025). In borsa il titolo, intorno alle ore 12,45 del 6 maggio, è in flessione dell’1,99% a 4,71 euro.
Ecco tutti i dettagli.
CHE COSA EMERGE DALLA TRIMESTRALE DI INTESA SANPAOLO
Tornando ai risultati del trimestre, il risultato corrente lordo è salito dello 0,7% a 3,96 miliardi con un risultato della gestione operativa in aumento dell’ 1,2% rispetto al primo trimestre 2024. I proventi operativi netti sono cresciuti dello 0,5% con un +7%, per le commissioni nette, un +1,5% per il risultato dell’attività assicurativa e un forte aumento per il risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value a fronte del calo per gli interessi netti. Gli interessi netti invece sono scesi del 4,4% a 3,63 miliardi per effetto della riduzione dei tassi della Bce. I costi operativi sono scesi dello 0,5% portando il rapporto costi/ricavi al 38%, «tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee», spiega una nota.
LA QUALITÀ DELL’ATTIVO
In termini di qualità dell’attivo, il costo del rischio annualizzato è di 21 centesimi di punto, con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi. A fine marzo l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo. Il livello di copertura specifica per questa tipologia di impieghi è del 50,1% mentre sale al 67,3% per le sofferenze.
IN CRESCITA IL CET1
Includendo l’impatto negativo di circa 40 centesimi di punto di Basilea 4 e deducendo dal capitale 1,8 miliardi di dividendi maturati e 2 miliardi di buyback da avviare a giugno 2025, il Cet1 si è attestato al 13,3%, in crescita di circa 45 centesimi di punto nel trimestre, senza considerare circa 115 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive.
CAPITOLO LIQUIDITÀ
Intesa Sanpaolo registra inoltre un’elevata liquidità e una forte capacità di funding, sottolinea Mf/Milano Finanza. A fine marzo 2025, spiega una nota, le attività liquide sono pari a 278 miliardi con liquidità prontamente disponibile per 207 miliardi, Liquidity Coverage Ratio al 147% e Net Stable Funding Ratio al 121%.
LO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, i finanziamenti verso la clientela sono pari a 417 miliardi, in diminuzione dell’1,1% rispetto al 31 dicembre 2024 e dell’1,8% rispetto al 31 marzo 2024. Intesa ha comunque erogato nel periodo in esame 15 miliardi di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese del paese, con circa 640 aziende riportate in bonis.
COME VA ISYBANK
“Isybank, la nostra banca digitale, ha superato il milione di clienti, con una forte accelerazione nel primo trimestre del 2025, a conferma del successo della nostra strategia digitale”, ha sottolineato Messina, commentando i risultati del primo trimestre. Nel dettaglio, dal comunicato sui conti emerge che Isybank puo’ contare su ‘circa 700mila conti gia’ aperti da nuovi clienti e circa 350mila clienti di Intesa Sanpaolo trasferiti’. Dati da cui emerge che nel solo periodo gennaio-marzo Isybank ha visto l’apertura di 170mila conti da parte di nuovi clienti (a fine 2024 erano 530mila).
DOSSIER RUSSIA
L’esposizione verso la Russia di Intesa Sanpaolo “è in ulteriore riduzione, diminuita di circa il 90% (circa 3,3 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa sotto lo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del gruppo”, spiega l’istituto nel comunicato sui conti del primo trimestre, precisando che “i crediti a clientela della controllata russa” sono “vicini allo zero”, e “i crediti a clientela cross-border verso la Russia” sono “in larga parte in bonis e classificati a Stage 2”. Nel dettaglio, l’esposizione creditizia on-balance cross-border verso la Russia è pari a 310 milioni, di cui 300 verso clientela, al netto di 700 milioni di garanzie di Export Credit Agencies e quella on-balance delle controllate e’ pari a 80 milioni, di cui 50 verso clientela, per Banca Intesa in Russia e a 50 milioni, verso banche, per Pravex Bank in Ucraina. L’esposizione creditizia verso controparti colpiti dalle sanzioni internazionale è pari a 390 milioni.
IL COMMENTO DI MESSINA
“I risultati raggiunti nel primo trimestre del 2025 consolidano la posizione di Intesa Sanpaolo tra le grandi banche europee e ci confermano elemento di stabilita’ e sviluppo per il Paese. Abbiamo dato avvio all’anno con il nostro miglior risultato netto di sempre nel primo trimestre, pari a 2,6 miliardi di euro, che corrisponde a un rendimento annualizzato del patrimonio netto (Roe) pari al 20%”. Così il capo azienda di Intesa Sanpaolo ha commentato i risultati dell’istituto: “Per il 2025 – ha aggiunto – ci attendiamo un utile netto di ben oltre i 9 miliardi, grazie al forte potenziale di crescita organica della banca. Con una delle remunerazioni per gli azionisti più elevate nel panorama bancario europeo – sottolinea – quest’anno restituiremo almeno 8,2 miliardi agli azionisti, considerando il saldo dividendo di maggio, il buyback di giugno e il prevedibile interim dividend di novembre. Ulteriori distribuzioni di capitale saranno quantificate a fine esercizio”.