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Spesa pubblica, ecco i piani di Trump fra tagli e incrementi

Ecco i capitoli di spesa pubblica che Trump intende tagliare e quali quelli che intende invece aumentare. 

Ecco i capitoli di spesa pubblica che Trump intende tagliare e quali quelli che intende invece aumentare. 

Per tutti ci sono delle priorità. Anche per il presidente statunitense Donald Trump. In questi primi mesi dal suo ritorno alla Casa Bianca ha preso numerose iniziative, anche confusionarie tra accelerate e dietrofront, su dossier quali Ucraina, Gaza, dazi e tariffe. Un primo periodo denso, con i sondaggi che però indicano un calo netto del suo gradimento. E ora Trump ha reso note le sue priorità per il bilancio 2026, in un documento programmatico con alcune linee guida – che il Congresso dovrà seguire – tra tagli e allocazioni per il budget degli Stati Uniti. Più spesa per la difesa e la sicurezza, meno per l’istruzione, la sanità e l’assistenza pubblica.

I PRINCIPALI TAGLI DI TRUMP AGLI AIUTI ALL’ESTERO

Secondo la proposta di budget federale ideato da Trump e dalla sua squadra, i tagli al bilancio saranno pari a circa 163 miliardi di dollari. Cioè oltre il 22% in meno rispetto alla spesa dell’anno corrente. L’obiettivo sembra preciso: ridurre il peso di agenzie e programmi legati agli aiuti all’estero, alla sanità pubblica, all’istruzione e al clima. Come delineato dal Doge, il dipartimento per l’efficienza governativa di Elon Musk.

Un mirino particolare è puntato sui programmi internazionali del Dipartimento di Stato, che potrebbero veder tagliato il proprio bilancio di 28 miliardi. Tra questi ci sono alcuni numeri significativi: -1,5 miliardi nelle operazioni di peacekeeping considerate uno spreco, ma anche -3 miliardi per gli aiuti internazionali in caso di calamità naturali e anche -1,6 miliardi per il programma Food for Peace. I tagli toccheranno anche le organizzazioni internazionali e l’Onu, oltre che il budget delle operazioni di Usaid. Washington vuole così diminuire l’impegno globale degli Usa.

LE SFORBICIATE AL MONDO DELL’ISTRUZIONE E DELLA RICERCA

La proposta presentata venerdì comprende poi tagli per ben 12 miliardi di dollari al Dipartimento dell’Istruzione, eliminando alcuni programmi specifici. Tolti anche 64 milioni di dollari nei finanziamenti per la Howard University, storico istituto federale afroamericano. Anche i fondi per la ricerca scientifica sarebbero ridotti, specie quella sul clima e sulle energie pulite.

COLPITI ANCHE I FINANZIAMENTI ALL’ENERGIA PULITA, NUCLEARE E AMBIENTE

Le forbici passeranno anche sui finanziamenti per il Dipartimento dell’Energia: -2 miliardi di dollari per le agenzie per la promozione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, riduzioni per i finanziamenti destinati all’installazione di punti ricarica per i veicoli elettrici sulle autostrade e 80 milioni in meno per l’installazione di impianti eolici e solari su terreni pubblici. Nella proposta di Trump ci sono anche tagli per circa 400 milioni di dollari su ricerche definite “non essenziali” sul nucleare e per 389 milioni dal budget di un programma che bonifica e stocca i rifiuti nucleari in tutto il paese. Novecento milioni invece potrebbero essere eliminati dal bilancio del National Park Service, andando quindi a intaccare i siti dei parchi nazionali, specie quelli più piccoli.

I TAGLI AD ASSISTENZA E SANITÀ AMERICANA

I principali tagli nel settore della sanità riguardano i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie e il National Institute of Health. Secondo il documento presentato dalla squadra di Trump vedrebbero ridotti i propri bilanci di più del 40%. In particolare, potrebbero essere eliminati programmi sanitari legati alla prevenzione dell’Aids, delle malattie sessualmente trasmissibili, e alla salute materna. Come sottolinea il Sole 24 Ore, nel progetto “svaniscono Head Start, l’assistenza all’infanzia per i meno abbienti, e 40 miliardi dalla sanità, da ospedali rurali come dalla prevenzione delle gravidanze tra le adolescenti”.

MAGGIORI FONDI A DIFESA, VETERANI ED ESPLORAZIONI SU MARTE

Al contrario, la spesa per la Difesa – secondo i voleri di Trump – potrebbe vedere un aumento nel 2026, andando a toccare i 1010 miliardi. Un incremento dovuto sia a stipendi maggiori per i soldati, sia allo sviluppo e all’aggiornamento di sistemi nucleari, dello scudo aereo difensivo Golden Dome, e delle capacità militari navali. Il bilancio poi prevede più assistenza medica per i veterani. Salta all’occhio anche un altro settore in cui il budget trumpiano in salsa Maga allocherebbe più risorse che in passato: l’esplorazione spaziale con +647 milioni di dollari. In totale salirebbe a più di 7 miliardi per l’esplorazione della Luna e più di 1 miliardo per nuovi programmi per quella su Marte. E per quest’ultima, Elon Musk ringrazia.

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