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Skype come Msn e Windows Phone: si allunga la lista dei programmi uccisi da Microsoft

Origini nord europee, acquistata prima da eBay negli anni in cui Amazon iniziava a decollare e poi da Microsoft che sborsò 8,5 miliardi di dollari, Skype ha avuto una parabola simile al compianto Msn, diventando per Redmond un ramo secco da tagliare

In cinquant’anni (Microsoft è stata infatti fondata da Bill Gates e Paul Allen il 4 aprile 1975) sono stati così tanti i programmi soppressi dal colosso di Redmond che qualcuno ha deciso di realizzare persino un sito, Killed by Microsoft, che li elencasse puntualmente. Una lista che si allunga ulteriormente oggi, lunedì 5 maggio, con la chiusura di Skype. Per qualcuno si tratterà della fine di una era. E la mente di coloro che oggi si avvicinano agli “anta” non può che correre a un caso analogo: la soppressione di Msn, il programma – all’epoca non si chiamavano app – di messaggistica che spopolò tra i giovanissimi della “Mtv generation” sul far degli anni Duemila.

SKYPE HA FATTO LA FINE DI MSN

Ben prima che programmi come Gmail, MySpace, Facebook, WhatsApp, Twitter o Instagram rendessero la Rete più amichevole, erano pochi i software pensati per connettere gli internauti, anche perché i limiti tecnici erano assai numerosi.

Tra i nerd spopolava Icq della società israeliana di software Mirabilis (acquisito dalla rivale Aol per poco più di 400 milioni di dollari per essere rivenduto per la metà del prezzo a Mail.Ru, proprietaria di VK che l’ha chiuso esattamente 12 mesi fa) ma il suo funzionamento basato sullo scambio di numeri piuttosto lunghi, simili a quelli del telefono, unito a una interfaccia poco amichevole non gli permisero almeno inizialmente di sbocciare. E infatti Icq non è mai diventato un fenomeno di massa come Msn.

IL RECORD DI MSN: 330 MILIONI DI UTENTI ATTIVI NEL 2009

Msn, forte dell’esperienza che Microsoft aveva maturato con Windows in campo grafico, puntò da subito sulla facilità d’uso per attrarre anche i meno navigati. Al posto di un codice numerico per essere aggiunti in rubrica era sufficiente scambiarsi la propria mail di Hotmail, altro servizio che assieme a Msn faceva capo a Microsoft Network.

L’ESPERIMENTO SOCIAL MISERAMENTE FALLITO

Il successo fu indubbio. Nel 2009 Msn toccò il record di 330 milioni di utenti mensili attivi, ma ormai il popolo del Web stava confluendo in massa sulle piattaforme social e sulle relative chat interne.

Nonostante il software fosse ormai preinstallato su Windows, la Rete stava già mutando geografia: erano infatti gli anni nei quali Facebook iniziava a diventare una delle piazze più popolate del web. Microsoft volle allora provare a rendere Msn il proprio social di riferimento con l’aggiunta di pagine blog note come MySpace: l’impresa fallì clamorosamente.

IL PASSAGGIO DI CONSEGNE DA MSN A SKYPE

Tra il 2013 e l’anno successivo Redmond, che nel mentre aveva ribattezzato Msn Windows Live Messenger, iniziò a premere perché gli iscritti confluissero in un altro programma analogo del suo sterminato portafogli, Skype, incentivandoli con 2 dollari di credito offerto gratuitamente. Il software di messaggistica resistette un po’ più a lungo in Cina almeno fino a quando l’autoctona Tencent sfoderò QQ, popolarissimo e in grado di imporsi sul software estero.

LE RADICI EUROPEE DI SKYPE

Pochi lo sanno, ma prima dell’acquisizione da parte di Redmond, Skype era europeo, essendo stato messo a punto da uno sviluppatore svedese e uno danese, Niklas Zennström e Janus Friis. Il codice viene scritto nel 2003 e impiegò ben sei anni prima di finire nel mirino di Microsoft: nel frattempo però era già diventato molto popolare grazie alla possibilità di “chiamare gratis”, ovvero consentiva di effettuare chat vocali con altri utenti senza insistere sugli scatti alla risposta del proprio gestore telefonico.

L’ACQUISTO PER 8,5 MILIARDI DI DOLLARI

Inizialmente, proprio come Icq, il programma difettava di quella che oggi nel gergo viene chiamata ‘user experience’, ma anno dopo in anno l’interfaccia di Skype è stata rabbonita fino a renderla, ben prima dell’acquisizione di Microsoft, più facile da padroneggiare. Prima però venne acquisita da eBay, che negli anni antecedenti al successo di Amazon provava a imporsi come nuovo centro della Rete. Nel 2011 Redmond arrivò a sborsare 8,5 miliardi di dollari pur di portarla nel proprio vivaio di software per il Web.

LA CONCORRENZA IN CASA DI TEAMS

Il declino nella nuova decade: esattamente come Msn nei due lustri precedenti che si era ritrovata la competizione interna proprio di Skype, nell’ultimo periodo Microsoft si era resa conto di mantenere sul mercato due doppioni, Teams e Skype. Solo uno avrebbe potuto sopravvivere alla nuova fase di tagli e ottimizzazione dei costi. Da Redmond provarono ancora una volta – proprio come accadde già con Msn – a sfruttare la platea residua che ancora popolava l’app instradata all’eutanasia per sfondare in campo social, aggiungendo orpelli poco apprezzati dall’utenza “core”, ma anche i nuovi esperimenti non hanno mai dato i risultati sperati.

L’ADDIO DI SYPE FOR BUSINESS E L’ASCESA DI TEAMS

Già dal settembre 2019 Skype for Business Online non veniva più offerto ai nuovi abbonati a Microsoft 365 che erano indirizzati su Teams. La pandemia e la necessità di individuare velocemente un programma su cui puntare per le call di lavoro ha fatto il resto, decretando il successo di Microsoft Teams. Quella sarebbe stata l’app che Redmond aveva deciso di contrapporre al suo principale avversario: Meet di Google.

EI FU

E col 5 maggio 2025 è arrivato l’addio definitivo a Skype: “Accedi a Microsoft Teams gratuitamente con il tuo account Skype e le chat e i contatti saranno a tua disposizione”, l’avvertimento presente nella pagina ufficiale dell’applicazione. Fino al prossimo programma che prenderà il posto di Teams.

 

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