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salva milano

Vi racconto le meraviglie della Milano di sor Beppe Sala

Sala il liberale, libertario, libertino, ma più liberista costruttivista, vieta le macchina, vieta le sigarette, vieta la sicurezza, vieta i pensieri, e da ultimo vuol vietare l'accessibilità ai dati sensibili. La lettera di Max Del Papa

Caro direttore,

niente è presente in noi come l’assenza e io, esule quarantennale da Milano, pateticamente la sento che mi manca ogni giorno di più, ogni giorno che sopravvivo. Ci torno con regolarità, tipo una volta al mese, e ogni volta la ritrovo più mia, più perduta e più peggiorata. Per cui la curo.

Leggo adesso alcune meraviglie del sindaco fissato col pizzaiolo egizio, epitome della integrazione a tout prix, integrazione disintegrata per cui se due bravi maranza fuggono alla pazza travolgendo in moto passanti come birilli dopo una rapina, inseguirli è sbirresco, è fascista, non si fa, scuote il nasone il sindaco. Il cui glorioso addetto alla sicurezza, un ex capo della polizia, si è sfilato, ha mollato il colpo, come si dice all’ombra della Madunina, si candida col Pd, come Gino Cecchettin.

Sala non si scompone: di fronte ai balordi che nella accogliente via Padova, dove non si perde neanche un bambino tanto son tutti arabi, sparacchiano per aria, dice: ma no, solo percezione, ricordatevi il pizzaiolo egizio. Sì, ricordatevi di Alamo, anzi di Gaza, di Beirut, di Kabul.

Sala, il liberale, libertario, libertino, ma più liberista costruttivista, vieta le macchina, vieta le sigarette, vieta la sicurezza, vieta i pensieri, e da ultimo vuol vietare l’accessibilità ai dati sensibili, i suoi, quelli del Comune, perché ha paura della IA che glieli sputtana.

Ricordati del pizzaiolo egizio! I commenti li hai già ospitati, molto interessanti, sulla tua testata, io mi limito ad aggiungere un’altra perla (ai palazzinari): a suo tempo, ma era un altro momento, il sindaco col faccino da fauno ebbe a conferire l’Ambrogino d’Oro ai Ferragnez “per meriti sociali” (risultato: lei sotto processo per truffa aggravata, la stessa ipotesi della gloriosa Wanna Marchi; lui sotto inchiesta per rissa, lesioni eccetera su un massaggiatore di influencer affidate ad alcuni pendagli da curva finiti 19 in galera con accuse dal narcotraffico al tentato omicidio: prosit!).

Ai nostri giorni, l’“Ambrogino” lo ha negato a un povero cristo di sbirro quasi ammazzato da un mama Africa che lo accoltellò a sangue, ci ha pure rimesso un rene. “In sostituzione”, come diceva il professor Riccardelli di Fantozzi, la giunta conferisce l’Ambrogino d’Oro al padre di un altro mama Africa, un onesto rapinatore caduto nell’esercizio del dovere, cioè fuggiva dopo un colpo.

Oh mia bela Madunina, che te pianget de luntan. Ricordatevi del pizzaiolo egizio! La prossima onorificenza meneghina cambierà egida, sarà il Maranza d’Oro e Sala la conferirà alla Prima della Scala, presente Mattarella col “sorriso che rassicura l’Italia”, copyright Repubblica.

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