Un paio di mesi fa Mark Zuckerberg chiedeva scusa – su invito del senatore Repubblicano Josh Hawley – in un tribunale americano alle famiglie di diversi bambini e adolescenti che si sono suicidati, fatti del male o hanno avuto gravi problemi di salute mentale a causa dei contenuti sui social network e dell’esposizione al pericolo di sfruttamento sessuale online. Ora, Meta, che controlla Instagram e Facebook, ha annunciato una nuova funzione a tutela dei minori per proteggerli da utenti malintenzionati che inviano o cercano di ottenere foto di nudo. Al momento è ancora in fase di test ma l’intenzione è di rilasciarla a livello globale nei prossimi mesi.
COSA FARÀ INSTAGRAM PER PROTEGGERE I MINORI DALLE FOTO DI NUDO
La funzione riguarderà i direct message (DM) di Instagram, ovvero i messaggi privati su Instagram, e offuscherà le immagini rilevate come contenenti nudità e incoraggerà le persone a pensarci due volte prima di inviare immagini di nudo agli utenti minori di 18 anni.
In pratica quando un minore di 18 anni riceve o invia un’immagine di nudo, “questa – spiega Meta – viene automaticamente sfocata da una schermata di avviso, in modo che il destinatario […] possa scegliere se visualizzarla o meno. Verrà inoltre mostrato un messaggio che incoraggia a non sentirsi obbligati a rispondere, con la possibilità di bloccare il mittente e segnalare la chat”.
RISCHIO SEXTORTION
L’intento è quello di proteggere i minori da abusi e molestie sessuali, ma anche dalla sextortion, ovvero una forma di ricatto online commessa da utenti senza scrupoli che convincono i più giovani a inviare loro immagini di nudo per poi minacciarli di renderle pubbliche a meno che non venga pagata loro una somma di denaro. Attualmente Meta segnala già questi casi e rimuove gli account degli autori.
Per il National Center for Missing and Exploited Children, le segnalazioni di sextortion hanno superato le 20.000 alla fine del 2023, mentre l’FBI afferma che di solito le vittime sono adolescenti tra i 14 e i 17 anni e che c’è stato un “numero allarmante” di suicidi in particolare tra i maschi.
L’agenzia avverte inoltre che anche se un adolescente non produce materiale sessualmente esplicito, sono i predatori a volte a crearlo di modo da poterlo ricattare. Basta che riescano a estorcergli una videochiamata o una foto del volto e poi, utilizzando un software di editing, combinano quell’immagine con un’altra esplicita trovata online.
E l’avvento dell’intelligenza artificiale renderà ancora più difficile arginare simili fenomeni, per cui si è già riscontrata una tendenza all’aumento con il lancio di ChatGpt.
LA SALUTE MENTALE DEI GIOVANI ALLA PROVA DEI SOCIAL
Negli ultimi anni, la vulnerabilità degli adolescenti nei confronti dei danni associati ai social media – come ipersessualizzazione, bullismo e sextortion – è stata al centro di un intenso dibattito tra le autorità di regolamentazione. Negli Stati Uniti, per esempio, la Florida, a fine marzo, ha deciso di approvare una legge che vieta del tutto l’uso delle piattaforme social ai minori di 14 anni.
“Le aziende hanno la responsabilità di garantire la protezione dei minori che utilizzano le loro piattaforme. Le misure di sicurezza proposte da Meta sono incoraggianti. Ci auguriamo che queste nuove misure aumentino le segnalazioni da parte dei minori e frenino la circolazione dello sfruttamento minorile online”, ha detto John Shehan, vicepresidente del National Center for Missing & Exploited Children.
Come si legge anche sul Wall Street Journal, i problemi di salute mentale degli adolescenti sono in aumento e hanno spinto medici, genitori e legislatori a indagare più a fondo sul legame tra benessere, uso del telefono e dei social media.
LE RESPONSABILITÀ DI META
Meta, accusata insieme ai responsabili di TikTok, X, Snapchat e Discord, di avere “le mani sporche di sangue” dal senatore repubblicano Lindsey Graham durante un’udienza al Senato degli Stati Uniti convocata per chiarire le politiche delle loro aziende per la tutela dei minori, ha provato a recuperare lanciando quest’anno diverse iniziative.
Tuttavia, è stata anche molto criticata alla fine del 2023 per l’uso della tecnologia di crittografia per i messaggi di Facebook e Instagram, che secondo gli addetti ai lavori avrebbe aiutato i predatori e non le vittime.