Lunedì, nel contesto del vertice Italia-Africa, nella sede del ministero delle Imprese è stato firmato il contratto per l’acquisizione dell’azienda italiana Arkad da parte della compagnia nigeriana Shoreline, che si occupa di progetti energetico-infrastrutturali.
Il ministro delle Imprese Adolfo Urso, presente all’evento, ha commentato l’accordo tra Arkad e Shoreline dicendo che “il nostro paese è sempre più attrattivo e le misure che abbiamo messo in campo, con lo sportello unico per le imprese straniere, stanno avendo successo”.
COSA FA ARKAD
Arkad, società milanese con oltre duecento dipendenti e sessant’anni di attività, è specializzata nella progettazione e nella costruzione di progetti per l’industria oil & gas. Tra i suoi principali clienti – si legge in un documento di presentazione dell’azienda – ci sono le compagnie petrolifere Eni (Italia), Shell (Regno Unito), Adnoc (Emirati Arabi Uniti), Sonatrach (Algeria), Pemex (Messico) e Kuwait Oil Company (Kuwait).
Arkad opera in oltre trenta paesi nel mondo: la sede centrale è a Milano, ma possiede filiali in Algeria, Arabia Saudita, Iraq e negli Emirati Arabi Uniti. Tra i circa trecento progetti realizzati figurano la stazione di compressione del gas di Beni Saf, in Algeria, e le sezioni biojet e degumming della raffineria di Eni a Gela, in Sicilia.
L’amministratore delegato di Arkad è Andrea Brunetti.
COSA FA SHORELINE
Shoreline, invece, è nato nel 1997, conta più di tremila dipendenti e ha sede a Lagos, in Nigeria: il paese è il maggiore produttore di petrolio dell’intero continente africano. Il gruppo possiede diversi progetti di estrazione ed esportazione di idrocarburi in Nigeria e in Africa occidentale.
L’amministratore delegato è Kola Karim.
LA PRESENTAZIONE DI ARKAD