Una condanna da 1,5 miliardi negli Stati Uniti per un diserbante accusato di provocare il cancro e lo stop alla sperimentazione di un farmaco anticoagulante hanno fatto registrare ieri mattina al colosso Bayer il peggior crollo in Borsa (-16,4%) degli ultimi 12 anni.
E anche il futuro potrebbe riservare spiacevoli sorprese…
L’ULTIMA CONDANNA AL DISERBANTE ROUNDUP
Una giuria del Missouri ha condannato Bayer a pagare più di 1,5 miliardi di dollari a tre persone che hanno attribuito i loro tumori (linfomi non-Hodgkin) all’utilizzo per anni dell’erbicida Roundup sui loro prati e giardini. Il prodotto, osserva Bloomberg, è stato recentemente colpito da un’ondata di verdetti, ma questa è “una delle maggiori perdite processuali nella quinquennale controversia sull’erbicida”, oltre che “uno dei maggiori risarcimenti di danni inflitti quest’anno a un’azienda statunitense”.
Bayer, tuttavia, dice di avere “forti argomentazioni per ottenere l’annullamento dei recenti verdetti”, che definisce “infondati” poiché ritiene che i giudici abbiano permesso agli ex utilizzatori del Roundup di descrivere in modo errato le decisioni normative che regolano la sicurezza del prodotto.
Secondo Bloomberg, è probabile che alla fine il risarcimento venga ridotto, come accaduto nel 2019, quando dopo che una giuria californiana aveva riconosciuto a una coppia più di 2 miliardi di dollari di danni sempre ritenendo responsabile Roundup dei loro tumori, il risarcimento era infine sceso a 87 milioni di dollari.
Due anni fa, l’azienda ha accantonato circa 16 miliardi di dollari (10 dei quali già pagati) per risolvere più di 150.000 cause relative al Roundup e nei prossimi mesi dovrà affrontare altri processi in Arkansas e Delaware.
ROUNDUP E IL GLIFOSATO
Sotto accusa è l’ingrediente principale del Roundup: l’ormai dibattuto da anni glifosato. Per i querelanti, scrive Bloomberg, i funzionari della Monsanto – acquisita da Bayer nel 2018 per 63 miliardi di dollari – sapevano che alcuni ricercatori avevano scoperto che era cancerogeno e che l’azienda ha cercato di insabbiare quegli studi.
Il gigante tedesco si difende affermando che l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti continua a ritenere sicuro sia il Roundup che il glifosato e che, anzi, una Corte d’appello federale ha recentemente respinto le richieste di Bayer di includere sul prodotto avvertenze sulla sicurezza. Intanto, però, l’azienda ha deciso di passare, entro la fine dell’anno nel mercato statunitense, a una nuova versione di Roundup, che prevede nuovi ingredienti al posto del glifosato.
IL FLOP DEL FARMACO ANTICOAGULANTE
Ma il tonfo di ieri in Borsa è dovuto anche al fallimento della sperimentazione, già in fase avanzata, di Asundexian – un anticoagulante per la prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica in pazienti ad alto rischio -, che non ha dimostrato effetti positivi.
Bayer ha fatto sapere che con questo farmaco continuerà un altro studio per la prevenzione dell’ictus ma per gli analisti l’opportunità di mercato è minore. In precedenza, la società infatti aveva stimato che Asundexian avrebbe potuto generare vendite fino a 5 miliardi di euro all’anno, ovvero un quarto dell’intero fatturato farmaceutico del gruppo per il 2022. Un risultato che avrebbe dovuto compensare anche la scadenza nei prossimi anni dei brevetti di due dei suoi farmaci più venduti, lo Xarelto e l’Eylea.
La battuta d’arresto della sperimentazione di Asundexian inoltre rischia di mandare in fumo i piani di espansione di Bayer negli Stati Uniti, il più grande mercato farmaceutico del mondo.