La nuova app Threads, piattaforma destinata a fare concorrenza a Twitter, non sarà disponibile nell’Ue.
Il 6 luglio Meta, la società di Mark Zuckerberg proprietaria dei social media Facebook e Instagram e della app di messaggistica Whatsapp, ha lanciato ufficialmente Threads, rivale di Twitter. Il nuovo social è una “app di conversazione basata su testo” in cui gli utenti possono pubblicare post lunghi fino a 500 caratteri e includere collegamenti, foto e video. Come con Twitter, è possibile rispondere ai post, apprezzarli o condividerli con altri.
Per il momento la sfida tra le due app avverrà negli Stati Uniti, Regno Unito e altri 100 paesi, ma non nel Vecchio Continente, uno dei mercati più grandi dell’azienda guidata da Zuckerberg. L’app Threads non sarà offerta nell’Unione europea poiché Meta sta ancora lavorando su come sarà la condivisione dei dati tra la nuova piattaforma e la sua app Instagram, segnala Bloomberg.
Instagram funge infatti da trampolino di lancio per Threads visto che il nuovo servizio consente agli utenti di trasferire i loro nomi utente e follower esistenti dall’app di condivisione foto, permettendo loro di avere immediatamente una rete.
Proprio questa condivisione di dati tra le due app potrebbe causare problemi alla società madre di Facebook a causa delle normative sulla condivisione dei dati vigenti nell’Ue, non solo il regolamento per la protezione dei dati personali, il Gdpr, ma anche il futuro Digital Markets Act (Dma).
Come spiega ancora Bloomberg riprendendo una fonte al corrente del dossier, Meta è in attesa di ulteriori indicazioni sul Digital Markets Act, le nuove norme di concorrenza dell’Ue che regolano il modo in cui le grandi piattaforme online utilizzano il loro potere di mercato. La Commissione europea sta attualmente discutendo le nuove regole con le aziende e dovrebbe fornire ulteriori indicazioni a settembre.
COME FUNZIONA LA NUOVA APP DEL GRUPPO META CHE SFIDA TWITTER
La nuova piattaforma rivale di Twitter si presenta come la versione testuale di Instagram. Inoltre, Threads è progettato per consentire agli utenti di seguire gli stessi account con cui si sono connessi su Instagram e mantenere i loro nomi utente Instagram, aiutando il gigante dei social media a sfruttare i suoi miliardi di utenti per guadagnare rapidamente scala.
NIENTE THREADS IN UE
Threads arriva in 100 paesi del mondo, ma non in Europa, ed è compatibile sia con il sistema operativo Android di Google sia con iOS di Apple.
PROBLEMUCCI CON IL DMA
La stessa Meta ha precisato che Threads non sarà inizialmente disponibile nell’Unione europea. Dietro questa decisione ci sarebbe la nuova legge Ue, Digital Markets Act, che entrerà in vigore nei prossimi mesi e limita il modo in cui le più grandi aziende tecnologiche condividono i dati tra i servizi. Meta ha detto che stava aspettando di ottenere maggiori dettagli sull’attuazione della legge prima di introdurre i Thread nell’Ue, scrive il New York Times.
Un certo numero di aziende, tra cui Meta, si sono auto-designate come “gatekeeper” in base al Digital Markets Act, il che le renderà potenzialmente soggette a normative più severe sulla condivisione dei dati e dando la preferenza ai propri prodotti. Ai gatekeeper è vietato infatti combinare i dati personali degli utenti su diverse piattaforme ai sensi del Dma, spiega ancora Bloomberg.
LA SPIEGAZIONE DEL CEO DI INSTAGRAM
Infine, a dare risposte sul perché Threads non sia disponibile nell’Unione europea ci ha pensato proprio Adam Mosseri, il ceo di Instagram.
In una lunga intervista a The Verge, in cui la testata americana sottolinea che il mancato lancio europeo della nuova app “sembra un’enorme opportunità di mercato persa” riflettendo se “ciò sia dovuto all’incertezza sulla Digital Markets Act”, Mosseri ha risposto che “le complessità legate al rispetto di alcune delle leggi che entreranno in vigore il prossimo anno sono significative. Non vogliamo lanciare nulla che non sia compatibile con il futuro con ciò che sappiamo e ciò che pensiamo stia arrivando. Ci vorrà solo più tempo per assicurarci non solo che sia conforme, ma che qualsiasi affermazione che facciamo su come abbiamo implementato la conformità sia all’altezza del nostro set molto elevato di documentazione e centri di test interni”.
E in un flusso di schiettezza, il numero uno di Instagram ha ammesso: “Ad essere sincero, ne sono dispiaciuto. Vivo fuori dagli Stati Uniti da un anno ormai. Sono entusiasta di spingere i team [all’interno di Meta] a smettere di lasciare le cose a metà e portarle nel resto del mondo. Incontro creator che fanno domande del tipo: “Devo trasferirmi negli Stati Uniti per accedere a questa e quella funzione?” E mi spezza il cuore”.
“Ma questo richiederà solo un sacco di tempo” ha precisato Adam Mosseri a The Verge. Alla domanda se alla fine Threads arriverà nell’Ue, Mosseri risponde cauto: “Quello è il piano”.