Azionisti Yahoo approvano vendita a Verizon. Addio a Clarissa Mayer e pronti 2.000 licenziamenti
La vendita di Yahoo a Verizon è cosa fatta: nelle scorse ore, infatti, gli azionisti di Yahoo hanno ufficialmente approvato la cosa. E martedì 13 giugno si dovrebbe chiudere l’accordo. Tante le cose che cambieranno, dal nome ai vertici, e purtroppo sono previsti anche diversi licenziamenti. Ma andiamo per gradi.
Verizon compra Yahoo, con lo sconto

Cosa ha acquisito Verizon
La società di telecomunicazioni si è aggiudicata le le attività ‘core’ di internet di Yahoo, e l’accordo dovrebbe anche comprendere gli asset immobiliari del gruppo di Sunnyvale. Restano fuori dall’accordo gli asset legati ai brevetti, che Yahoo intende vendere separatamente.
Non solo. Yahoo Conserverà anche le sue riserve di contanti, le sue partecipazioni in Alibaba e Yahoo Japan e i cosiddetti brevetti “non core”. Dopo la conclusione dell’operazione, che è ora attesa nel corso del secondo trimestre, la compagnia cambierà nome in Altaba e diventerà una società di investimenti quotata.
Cosa resterà di Yahoo
Della società originaria di Sunnyvale, in California, rimarrà ben poco dopo la fusione. Di Yahoo resterà una sorta di investment company importante, dal momento che possiede una partecipazione del 16% in Alibaba.
Al cambio di 
Una volta che l’affare sarà concluso, poi, Yahoo si fonderà con Aol e si chiamerà Oath, avrà un consiglio di amministrazione ridotto a cinque membri. A lavorare per la nuova compagnia, secondo vecchie indiscrezioni, rimarranno Tor Braham, Eric Brandt, Catherine Friedman, Thomas McInerney e Jeffrey Smith. AOL ha indicato che sta pianificando più di 2.000 licenziamenti a seguito della chiusura della procedura d’acquisizione.
Verizon punta al mercato della pubblicità
Grazie all’acquisizione di Yahoo, Verizon raddoppia le sue dimensioni nel mercato della pubblicità digitale, ma rimane ancora lontana dai colossi Google e Facebook Inc. “L’idea che l’acquisto di Yahoo metta, in qualche modo, Verizon in una posizione per competere contro Google e Facebook è ridicolo”, ha detto Jonathan Chaplin, analista di New Street Research LLC.
Per inseguire (ora è al terzo posto) Big G. e il Social Network, la società di telecomunicazioni ha speso quasi 10 miliardi di dollari. Oltre all’acquisizione di Yahoo, nel 2015, la Telco ha acquisito, per 4.4 miliardi di dollari, Aol, interessata alla tecnologia pubblicitaria sviluppata dalla società, che permette la compravendita automatica di pubblicità online e la vendita di annunci.
Proprio Aol ha dato, dunque, a Verizon uno strumento per entrare nel mercato degli annunci, mentre Yahoo darà alla Telco i numeri necessari per ampliare il suo business. Finanziariamente l’acquisizione è a basso rischio, ma se tutto va come Verizon vorrebbe, allora la Telco potrebbe realmente iniziare a far paura a colossi del settore.
“Wall Street è bravo a contare, ma non va bene a immaginare. Non si ottengono risultati subito. Verizon si sta posizionando per cogliere le opportunità “, ha detto Rosabeth Kanter, professore alla Harvard Business School. “Google e Facebook sono gli standard d’oro oggi”, ma ha continuato Kanter, “Nessuno rimane in cima per sempre.”
Yahoo ancora in salute
Yahoo da record nel primo trimestre 2017. La società guidata (ancora per poco) da Marissa Mayer ha registrato nei mesi di gennaio-marzo risultati superiori alle attese degli analisti. I ricavi sono stati pari a 1,33 miliardi di dollari: un aumento importante (+22%) rispetto agli 1,09 miliardi che sono stati ottenuti nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Numeri che portano il trimestre a chiudere con un utile netto di 99,43 milioni di dollari, un risultato dunque in forte miglioramento rispetto alla perdita di 99,23 milioni del primo trimestre del 2016. I numeri superano ampiamente le previsioni, che si fermavano a 1,23 miliardi di dollari.

I buoni risultati non salveranno comunque Yahoo dalla fusione con Verizon, di cui tutto è stato oramai deciso e che verrà portata a termine a giugno, con un ritardo causato dagli scandali di hacking che hanno colpito il gruppo.
“Yahoo intende chiudere con forza la sua performance da società indipendente e preparare al meglio l’integrazione con Verizon”, ha commenttao Marissa Mayer.







