Una Switch Pro, finalmente potente come la console Nintendo avrebbe dovuto essere fin dall’inizio. O un Google Stadia collegato alla sterminata libreria di Steam, negozio online noto non tanto per il numero dei videogiochi ospitati (comunque incredibile), quanto per la portata dei suoi sconti (e per questo causa del fallimento di un buon numero di rivenditori di videogames fisici). A poche ore dall’annuncio, improvviso e inatteso, di Steam Deck è ancora difficile riuscire a inquadrare dove voglia andare a parare il miliardario Gabe Newell.
Quel che è certo, è che una cosa è sviluppare videogiochi, un’altra sviluppare console. Valve, peraltro, ha smesso da tempo anche di sviluppare videogame per darsi anima e core al proprio fortunatissimo store online. Quanto sia difficile sopravvivere con le console lo sa bene la storica software house nipponica SEGA (quella di Sonic…), che si è ritirata da tempo dal mercato hardware, avendo inanellato diverse piattaforme davvero sfortunate che contribuirono a bruciare una fortuna (l’ultima fu la compianta DreamCast, prima console a 128-bit, ma la sua potenza all’epoca senza pari non bastò per imporsi sull’agguerrita concorrenza rappresentata da Sony e, in minima parte, Nintendo).
Che il mondo della console sia a dir poco spietato (ma pure imprevedibile) e non tolleri il minimo errore o ritardo lo sanno bene anche colossi come Microsoft e Nintendo. Quest’ultima, se non avesse avuto il monopolio sul mondo portatile, col GameBoy prima, l’Advance e, in seguito DS e 3DS, e se non avesse potuto contare sul successo dei Pokémon, probabilmente si sarebbe ritirata da tempo, sulle orme di Sega, dopo gli inciampi col Nintendo 64, il GameCube e il Wii U. La stessa Microsoft ha avuto fortune alterne, cui ha provato a rimediare vendendo in perdita e se lo è potuto permettere solo perché ha altri, incredibili, introiti.
CHE COS’È STEAM DECK
L’equazione ingresso nel mondo delle console = successo assicurato, insomma, non esiste. Nemmeno se la console di cui si parla scimmiotta il Nintendo Switch (al momento vendutissima) e neppure se può contare sulla libreria dello store Valve. Scendendo nei – noiosissimi, lo ammettiamo – tecnicismi, sotto la scocca di Steam Deck pulsa una APU custom, da 15 W, sviluppata da AMD proprio per questa piattaforma handheld in collaborazione con Valve. L’architettura Zen 2 del processore, 4 core e 8 thread, appartiene alla generazione precedente per tenere basso il prezzo (e probabilmente pure le temperature: occorrerà vedere se la console dopo qualche ora di gioco non scotti), mentre dalle parti del chip grafico troviamo per fortuna una più recente RDNA 2, che consente a Steam Deck di rivaleggiare con le console da salotto d’ultima generazione: PS5 e Xbox Series X|S. Quindi completa l’opera lo schermo LCD touch da 7 pollici e 60 Hz di refresh pensato per giocare con una risoluzione di appena 720p. La diagonale è la stessa del venturo modello di Switch Oled, che però a livello tecnico resta ancorata alle – basse, anzi bassissime – specifiche tecniche dello Switch tradizionale.
A CHI SI RIVOLGE STEAM DECK
Steam Dech sarà una console davvero particolare. Perché giocare sui titoli d’ultima generazione grafica, in portabilità, magari sulla metro, col sole sullo schermo, il vociare degli altri nelle orecchie e un visore che garantisce una definizione di soli 720p non è affatto il massimo. Il rischio che all’effetto “wow” per avere in mano un GameBoy super potente che garantisce di giocare agli ultimi videogame mentre si è in sala d’aspetto dal dentista, segua la noia è insomma forte. Chi gioca su PC, in genere, vuole farlo bene: con il dovuto impianto audio e con un monitor che garantisca il massimo livello di dettaglio. E soprattutto vuole avere mouse e tastiera. Per fortuna Steam Deck all’occorrenza si può collegare a uno schermo e diventa di fatto una console da salotto.
QUANTO COSTA E COSA OFFRE
In questa configurazione, acquista forse un senso. Perché spendendo relativamente poco sarà possibile evitarsi la spesa di un buon PC per il gioco. Per il modello da 64 GB di storage eMMC il prezzo è infatti di 419 euro: il modello da 256 GB sarà offerto a 549 euro, e quello da 512 a 679 euro. Chi volesse può comunque espandere la memoria con le microSD. Acquisti extra da tenere in considerazione, dato che sul modello base rischia di starci appena un solo titolo. È interessante poi come la console sia all’apparenza estremamente aperta: lo SteamOS installato su Steam Deck include infatti Proton che che permette di far girare i giochi per il sistema operativo Microsoft su piattaforma Linux senza emulazione, ma con le librerie di riferimento. Ma l’aspetto più ghiotto è che, come un PC, con Steam Deck si potrà acquistare da Xbox Game Pass per PC, Epic Games Store e, via Lutris, su Ubisoft Connect, GOG Galaxy, Battle.net, Origin e Bethesda Launcher. Un’apertura estrema, sconfessata però da un piccolo particolare: se si vuole preordinare la console occorre registrarsi su Steam.