Sempre più aziende italiane si affidano ai droni per i loro servizi: il settore è vitale e in continua evoluzione
Cambia il mercato dei droni in Italia: rispetto allo scorso anno, si riduce infatti la quota di aziende produttrici, ma raddoppiano i consumer e aumentano gli addetti del settore. A dirlo sono i dati di “Osservatorio sull’industria dei droni”, un’indagine condotta da Doxa Marketing Advice, la società organizzatrice di Dronitaly, fiera italiana dei droni che aprirà i battenti questo venerdì 30 settembre a ModenaFiere.
Gli aeromobili hanno conquistato il mondo del calcio, quello dell’intrattenimento, delle forze armate (che li utilizzano per controllare il territorio) e dell’agricoltura di precisione, dove sono strumenti irrinunciabili per la mappatura dei terreni. Secondo i dati Doxa, il 67% delle aziende che forniscono servizi con i droni lo fanno per l’agricoltura, il 62% per servizi fotogrammetrici, il 42% per rilievi topografici, il 31% per analisi ambientali, il 24% è relativo alla Protezione civile, il 6% allo sport.

Non solo droni volanti. La rivoluzione di quelli acquatici
Il 30 Settembre, a Dronitaly, protagonisti della Fiera (la più grande del settore, con oltre 50 aziende presenti e 20 convegni), saranno anche i droni acquatici. I dispositivi a controllo remoto, galleggianti o subacquei, possono aiutare nelle operazioni di ricerca e salvataggio di persone, monitoraggio della salute delle acque e dell’ambiente e nelle attività idrografiche.
Un esempio concreto. Un drone sperimentale, dell’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) di Bologna e del CNR di Oristano, equipaggiato con un nuovo sonar ultra-sonico, è in grado di leggere il fondale della laguna di Santa Giusta e quindi ricostruire la storia della laguna da un punto di vista biologico e antropico con una precisione impensabile solo fino a poco tempo fa.






