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Telecom, Tim nuovo logo. Ecco i dossier aperti

Telecom presenta il suo nuogo logo con la T di Tim, quali sono i dossier aperti dal gruppo guidato da Patuano? Telecom cambia pelle, anzi cambia marchio: un’icona rossa che riporta una T e il nome in bianco su fondo blu. E’ la T di Tim, che da oggi sarà adottata da tutto il gruppo: il nome…

Telecom cambia pelle, anzi cambia marchio: un’icona rossa che riporta una T e il nome in bianco su fondo blu. E’ la T di Tim, che da oggi sarà adottata da tutto il gruppo: il nome Telecom Italia resta infatti solo da un punto di vista societario. Il nuovo logo e’ stato presentato dall’ad Marco Patuano, il quale ha spiegato il senso di questa operazione nella “sintesi che riflette un fenomeno concreto: la convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali. Saremo il meglio di Tim e di TelecomItalia”.

Patuano nuovo logo Telecom

La convergenza fisso mobile

Riunire in un unico brand la telefonia fissa e la telefonia mobile è un’esigenza di questi tempi, infatti il numero uno di Telecom ha parlato di questo fenomeno come quello principale che ha spinto il colosso di telefonia ha fare questo importante passo: “Parlare di telefonia fissa e di telefonia mobile oggi non ha più molto senso. Quando lo smartphone si aggancia al wi-fi stiamo parlando di fisso o di mobile? Non importa, perché quello che importa è comunicare e comunicare vuole dire libertà”. Sulla stessa linea il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi che così si è espresso sul cambio di logo: “va al di la’ del progetto di comunicazione o estetico, è la rappresentazione del percorso che sta vivendo un’azienda che vuole essere percepita come la casa della tecnologia: vogliamo essere la California d’Italia per l’immaginario collettivo“.

Banda larga

 

Tra i dossier aperti e le sfide che il gruppo Telecom affronterà nei prossimi anni, sicuramente la banda larga, il ruolo di altri eventuali azionisti, gli investimenti in Italia.

Gli investimenti

Tim è uno degli artefici dello sviluppo del Paese, prevede di portare avanti 10 miliardi di euro di investimenti di cui 5 dedicati alle tecnologie innovative digitali, con la realizzazione di datacenter e infrastrutture cloud, nel triennio 2015-2017.

Banda larga

La volontà di Telecom sin dal prossimo piano industriale è quella di investire con uno sforzo maggiore sulla banda larga , raggiungendo una copertura in fibra dal 75% al 95% della copertura LTE nel 2017. Non è del tutto tramontata l’ipotesi, come ha dichiarato il numero uno di Cassa Depositi e Prestiti, Claudio Costamagna, di un ruolo preponderante di Telecom in Metroweb, che resta centrale in Italia per il rafforzamento della banda larga.

Il capitolo Orange e nuovi partner in Brasile

Il presidente del gruppo, Giuseppe Recchi, ha dichiarato che non è all’ordine del giorno un consolidamento del colosso francese Orange che possa passare da Telecom, nel quadro europeo delle Tlc. I francesi di Vivendi sono i primi azionisti di Telecom con il 20,5% del capitale e Xavier Niel dispone di una partecipazione potenziale che può arrivare al 15% circa. Ma il numero uno di Orange, Stéphane Richard ha detto di non aver avuto contatti con Bollorè e Niel.

Nello stesso modo Patuano ha escluso una collaborazione tra Oi, una delle più grandi compagnie telefoniche del Brasile e del Sud America, e Tim Brasil che indiscrezioni id stampa danno per fatto a fine mese.

La nuova sede a Roma e gli investimenti immobiliari in Italia 

Presentato il timing per l’inaugurazione della nuova sede di Tim tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 a Roma Eur. Telecom investirà, stando a quanto dichiarato da Patuano,  “400 milioni in due tre anni in dieci città”, partendo con Roma, Milano, Torino, Firenze. La nuova sede di Roma, all’Eur, sarà un edificio a basso impatto ambientale in Europa, il fulcro di un progetto di risanamento del complesso edilizio. L’headquarter Tim e’ stato progettato dallo studio di architettura UNO-A che si e’ aggiudicato un bando rivolto ad architetti italiani under 40.

 

 

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