La progressiva digitalizzazione dello Stato ha esteso il perimetro della sicurezza nazionale alle Digital Public Infrastructure (DPI). Negli ultimi anni la difesa delle infrastrutture critiche ha smesso di essere una questione confinata a reti energetiche, trasporti o telecomunicazioni. Un’evoluzione strategica, che ha ridefinito il concetto di resilienza istituzionale, includendo le piattaforme condivise che gestiscono identità, pagamenti, dati e comunicazioni tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese. Come proteggere efficacemente le DPI?
COME PROTEGGERE LE INFRASTRUTTURE CRITICHE DIGITALI?
Le DPI sono sistemi digitali condivisi che offrono servizi pubblici e privati su scala societaria, rappresentando una leva innovativa di sviluppo per l’economia moderna. Parliamo di asset fortemente strategici in ottica di sovranità digitale poiché rappresentano le autostrade su cui transitano dati, transazioni e diritti digitali. L’anno prossimo l’avvento dell’European Digital Identity Wallet contribuirà ad allargare ancora di più l’ecosistema di servizi legati all’identità digitale. Un’innovazione che contribuirà a porre il tema della protezione delle DPI ancora di più al centro del dibattito internazionale. La domanda principale è: come proteggere efficacemente le DPI?
IL MODELLO ITALIANO
In questo scenario, l’Italia rappresenta un caso di studio. Il nostro Paese ha scelto di concentrare la progettazione e la gestione delle principali infrastrutture digitali pubbliche in un unico soggetto industriale: PagoPA. La società controllata dall’Istituto poligrafico e zecca dello Stato (Ipzs) e Poste italiane e vigilata dalla Presidenza del Consiglio è stata fondata per costruire architetture sicure, interoperabili e basate su API, secondo il principio “once-only”, al fine di ridurre la frammentazione dei sistemi informativi pubblici. Una scelta che ha implicazioni dirette sulla sicurezza. Infatti, comporta meno duplicazioni di dati, maggiore controllo degli accessi e standard tecnologici omogenei.
“Da quando, nel marzo 2024, il Governo italiano ha introdotto per la prima volta in ambito G7 il concetto di Infrastrutture Pubbliche Digitali (DPI) come leva innovativa di sviluppo per l’economia moderna, PagoPA S.p.A. ha avviato collaborazioni con gli organismi internazionali impegnati nell’implementazione di questo nuovo paradigma. Nel 2025, il confronto con partner europei e globali – dal G20 alle iniziative GovTech della Banca Mondiale e alle missioni di capacity building in Africa – ha rafforzato il ruolo di PagoPA come digital champion nazionale, portando l’esperienza italiana al centro del dibattito su innovazione, inclusione, sostenibilità e Intelligenza Artificiale nei servizi pubblici”, sottolinea Jessica De Napoli, Direttore Affari Istituzionali e Comunicazione di PagoPA.
LE INFRASTRUTTURE CRITICHE DIGITALI ITALIANE
Il perimetro delle infrastrutture critiche digitali nazionale è sempre più ampio. Nel solo 2024, pagoPA – l’omonima piattaforma di pagamenti digitali verso la PA in capo alla Società – ha gestito oltre 422 milioni di transazioni per un valore di circa 93 miliardi di euro. Un record che potrebbe essere superato quest’anno, considerando che a settembre 2025 erano già state raggiunte le 308 milioni di operazioni annue. Ma i pagamenti sono solo una delle leve con cui le DPI guidano il processo di digitalizzazione della PA italiana. La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), ad esempio, abilita l’interoperabilità tra oltre 8.600 enti pubblici e ha già gestito quasi 760 milioni di sessioni di scambio dati, assicurando qualità delle autorizzazioni e tracciabilità degli accessi. Infine, c’è SEND, il Servizio Notifiche Digitali, che centralizza l’invio di comunicazioni a valore legale, riducendo il rischio di irreperibilità e aumentando l’affidabilità del processo notificatorio. Lo scorso anno la piattaforma ha inviato oltre 10 milioni di notifiche per conto di più di 5.800 enti. La chiave di volta dell’ecosistema digitale della Pubblica amministrazione è l’app IO, la piattaforma che riunisce tutti i servizi e gli strumenti per interagire con la Pubblica Amministrazione italiana.







