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Interoperabilità

L’Agenzia digitale italiana chiude la Cec-Pac

“Con questa decisione, l’Agid inaugura una fase nuova: la chiusura di tutti quei progetti digitali che non funzionano e che causano solo uno spreco di fondi pubblici. È una novità rispetto alle solite storture burocratiche italiane”. Così Ernesto Belisario, membro del tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale presso Palazzo Chigi, ha commentato la decisione dell’Agenzia…

“Con questa decisione, l’Agid inaugura una fase nuova: la chiusura di tutti quei progetti digitali che non funzionano e che causano solo uno spreco di fondi pubblici. È una novità rispetto alle solite storture burocratiche italiane”.

Così Ernesto Belisario, membro del tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale presso Palazzo Chigi, ha commentato la decisione dell’Agenzia digitale per l’Italia di chiudere con la Cec-Pac. Ma cosa è la Cec-Pac? Si tratta del servizio di posta certificata che può essere utilizzato solo per le comunicazioni verso la Pubblica Amministrazione, introdotta nel 2009 dall’allora ministro Renato Brunetta. Cec-Pac è, infatti, l’acronimo di Comunicazione elettronica certificata – Pubblica amministrazione cittadino.

L’obiettivo è “tagliare le foglie secche” chiudendo un progetto che finora è costato 19 milioni di euro e che è stato usato solo da 1,2 milioni di italiani con l’82% delle caselle attive inutilizzate. La morte della Cec-Pac sarà graduale. Dal 18 dicembre 2014 non sarà possibile attivare nuove caselle Cec-Pac, mentre dal 18 marzo al 17 luglio 2015 le caselle già attive funzioneranno solo in entrata ma non in uscita e si potranno consultare solo i messaggi i ricevuti. Dal 18 luglio, invece, si potranno leggere solo i messaggi già ricevuti fino al 18 settembre 2015 quando il servizio verrà chiuso definitivamente (anche se l’accesso ai messaggi sarà garantito fino al 17 marzo 2018). Dal 18 marzo 2015 l’Agenzia per l’Italia digitale fornirà una Pec gratuita (che si potrà richiedere all’indirizzo richiestapec@agid.gov.it), ma solo agli utenti che prima del 18 dicembre avevano fatto richiesta da Cec-Pac.

L’Agid, Agenzia digitale per l’Italia, intende semplificare ed eliminare un sistema che in questi anni è sembrato un doppione della più utilizzata Pec ed investire così i 19 milioni di euro risparmiati nel piano di Crescita Digitale e più nello specifico nel progetto Italia Login, un’unica piattaforma di accesso, attraverso il Servizio Pubblico d’Identità Digitale e l’anagrafe nazionale della popolazione residente.

Un unico  luogo da cui ogni cittadino potrà, con il suo profilo, ricevere e inviare messaggi con le varie pubbliche amministrazioni, accedere ai vari servizi che man mano diverranno disponibili, archiviare i proprio documenti e ricevere avvisi su eventuali scadenze burocratiche.

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