E’ andato tutto bene per Samantha Cristoforetti che da ieri sera (22.01 ore italiane) è la prima astronauta italiana ad essere andata nello spazio. Partita dalla base russa di Bajkonur in Kazakistan, la Cristoforetti, dopo Luca Parmitano, darà seguito alla seconda lunga missione, sei mesi, dell’Agenzia Spaziale italiana, all’interno della missione denominata Futuro dell’Agenzia spaziale europea.
La Cristoforetti ha lasciato un messaggio nella sua casella di posta elettronica nel quale si scusa per la sua assenza “fuori dal pianeta” per qualche mese e dà appuntamento a tutti alla fine della missione che la vedrà impegnata in prima persona sino a maggio del 2015.
Ma cosa va a fare un astronauta nello spazio, si chiedono in molti? In cosa consiste una missione come questa? Samantha Cristoforetti dovrà occuparsi di diverse cose, di ben dieci ricerche che portano il marchio made in Italy nello spazio.
Un esperimento che riguarda la sclerosi multipla, si chiama Drai Brain, per verificare il restringimento dei vasi sanguigni di testa e collo che sta all’origine di questa malattia; un esperimento relativo ai wearable monitoring grazie ad una maglietta che consente con dei sensori che fanno misurare il il ritmo del sonno e il respiro durante il riposo; un esperimento su una macchinetta del caffè messo a punto da Lavazza-Finmeccanica Selex e Argotec; l’uso di una stampante 3D tutta made in Italy; un esperimento relativo al comportamento dei fluidi nello spazio; tecniche di decontaminazione dei batteri per conto dell’Università della Tuscia; sviluppo delle cellule in assenza di peso; perdita di massa muscolare; le nanoparticelle contro l’osteoporosi; ed infine il comportamento del cervello umano nello spazio, una ricerca quest’ultima del Politecnico di Milano.
Ecco il lancio nello spazio di Samantha Cristoforetti