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Torino, al via Zero Robotics. Le scuole di tutto il mondo si sfidano a suon di innovazione

Zero Robotics è la gara tra gli istituti superiori di tutto il mondo presentata presso il Festival dell'innovazine e della Scienza di Settimo Torinese. L'Italia riesce ad avere sempre un ruolo da protagonista

Favorire la collaborazione transnazionale fra le scuole, avvicinare le nuove generazioni alla robotica e allo spazio, imparare a programmare sistemi robotici e permettere l’interazione fra scuola e università.

Sono gli obiettivi di Zero Robotics, la gara fra istituti superiori di tutto il mondo per la programmazione dei satelliti Spheres che operano sulla Stazione Spaziale Internazionale e che e’ stata presentata oggi agli studenti al Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese.

Nata negli Stati Uniti nel 2009, la competizione robotica e’ arrivata anche in Europa, in particolare in Italia, grazie alla collaborazione fra Politecnico di Torino e Mit, nel 2011, quando parteciparono anche il Piemonte e il Veneto oltre a due regioni tedesche.

In questi anni l’Italia ha sempre avuto un ruolo leader nella gara, che ha suscitato grande interesse tanto da aver dovuto istituire non solo delle preselezioni, ma anche un campionato nazionale dato l’alto numero di richieste di partecipazione.

“Dopo le fasi preliminari – ha spiegato Leonardo Reyneri del Politecnico – si formano delle alleanze, gruppi di 3 scuole di almeno 2 nazioni diverse, che si sfidano con delle simulazioni fino alla finale che si svolge davvero sulla Iss. E in tutte le edizioni l’Italia era presente in tutte le alleanze che sono arrivate ai primi posti, anche come capofila”.

Quest’anno la ‘mission’ degli sfidanti e’ sviluppare un codice per un programma per lo Sphere che permetta di fotografare un asteroide sul quale, questa l’ipotesi inventata per il 2014, si pensa esista un elemento chimico sconosciuto. A gennaio i finalisti europei seguiranno dalla sede dell’Esa, in Olanda, la gara fra i due Spheres in diretta dall’Iss. (fonte: Ansa)

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