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La polizia di New York testerà i Google glass. Test presto anche in Italia?

La polizia di New York sta testando i Google Glass, gli occhiali super tecnologici sviluppati dall’omonima casa di Mountain View. Grazie a questi gli agenti potranno individuare più facilmente persone scomparse, ricercati o criminali. In vendita da un solo anno nella loro versione beta, gli occhiali di Google sono attualmente in fase di test da parte del celeberrimo Dipartimento di Polizia di New York (NYPD), composto da oltre 34mila uomini.

 

Informazioni su persone scomparse e criminali – “Stiamo valutando le possibilità che questi occhiali offrono”, spiega il commissario Stephen Davis, sottolineando tuttavia che allo stato attuale questi occhiali non sono in dotazione alle pattuglie. Il salto tecnologico del NYPD è soltanto l’ultimo, in ordine di tempo, annunciato dalle autorità. Già da diversi mesi, infatti, la polizia di San Francisco ha dotato i suoi ufficiali di smartphone Samsung. L’obiettivo, anche in questo caso, è dotare le forze dell’ordine di dispositivi wireless, utilizzabili in strada per conoscere in tempo reale i database digitali, individuando più agevolmente i criminali.

Possibile registrare crimini in tempo reale – Pratici e leggeri, gli occhiali Google potranno diventare in tempi rapidi lo strumento ideale per la sicurezza dei cittadini. Oltre all’identificazione dei criminali, Google Glass servirà, anche grazie al computer ed alla fotocamera integrata, a filmare scene del crimine con relativa discrezione. L’annuncio ha sollevato una serie di domande circa una possibile partnership tra Google e la polizia degli Stati Uniti. Soprattutto perché questo “test” arriva dopo i recenti scandali sugli accessi da parte dei servizi di intelligence sulle informazioni degli utenti di Google, Facebook, Microsoft e altri giganti della Rete.

Le forze dell’ordine cambiano pelle – Al momento però lo stesso colosso di Mountain View ha smentito la sussistenza di una qualsiasi partnership con le forze di polizia, una circostanza che – sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – conferma che in altri paesi vi è una seria e serrata ricerca verso tutti gli strumenti possibili che le nuove tecnologie possono fornire che possano contribuire ad una seria lotta alla criminalità organizzata.

Anche l’Italia valuta avvio dei test – Anche l’Italia sembra guardare con interesse agli occhiali di casa Google e, secondo indiscrezioni che al momento non trovano conferma, potrebbe dimostrare di voler superare l’attuale gap con gli altri Paesi avviando una sperimentazione analoga, attraverso la dotazione immediata alle nostre forze dell’ordine di questo tipo di dispositivi, ovviamente contemperando le necessarie ed inderogabili esigenze di privacy che molto spesso si dimostrano confliggenti con l’utilizzo di tali apparecchi.

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