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Apple acquisisce Spotsetter per fare concorrenza a Google sulle mappe

Durante la recente presentazione di iOS8 l’innovativo sistema operativo per iPhone, la cui uscita sul commercio è prevista nel prossimo autunno, Apple aveva strategicamente depistato l’attenzione dei curiosi per le nuove applicazioni riguardanti le mappe nell'appena trascorso WWDC 2014. In realtà c' era una sorpresa. Scopriamola.

 

Google Maps allo stato attuale è il primo motore di ricerca per il calcolo dei percorsi sulla rete.

A minare quello che, fino ad ora, è stato il dominio assoluto di Google, è l’applicazione lanciata da pochi giorni da Apple con il nome Spotsetter.

La startup ha il nome dell’omonima app che, in concomitanza con i social network come Facebook, dà la possibilità ai propri utenti di consigliare i migliori luoghi in cui fare della spesa, mangiare o bere qualcosa, un servizio che in linea di massima più che scavalcare il servizio di Google si integra in maniera perfetta, o per meglio dire “armonica” in linea con il nuovo mantra del CEO, Tim Cook.

Non si sa ancora nulla delle cifre dell’accordo.

Spotsetter si fonda sull’innovativo sistema di approccio alla ricerca dei luoghi in rete, poiché il sistema della applicazione che sfrutterà il motore di ricerca, consentirà di cercare un luogo o anche un locale per categoria o parola chiave.

Come alcuni sistemi, tipo Tripadvisor e Yelp, hanno già iniziato a fare.

Tra i fondatori del servizio c’è anche Stephen Tse, ex ingegnere di Google Maps. Il servizio è stato in realtà lanciato nel 2012 all’Angel Pad’s Spring 2012, Spotsetter è nato come motore di ricerca che utilizza i big data per offrire agli utenti consigli sui luoghi e sul loro gradimento, sfruttando i commenti di amici, sul versante social network.

Spotsetter si configura diversamente da Google Maps, come un motore di ricerca, utilizzato come un grande social network, i cui risultati vengono restituiti in un’interfaccia basata sui commenti delle persone che vengono visualizzati sulle mappe geografiche. 

Il paragone del servizio più vicino è forse Foursquare, sebbene l’asso nella manica di Spotsetter, è il potente aggregatore di big data che è in grado di raccogliere moltissime fonti.

Gli algoritmi di questo sistema infatti, sono in grado di raccogliere un enorme quantitativo di dati focalizzati soprattutto: sui contenuti pubblicati dagli utenti sui principali social network come Facebook, Twitter, Instagram ed ovviamente Foursquare.

Il servizio raggrupperà inoltre la grande mole di recensioni, e informazioni diverse, di 30 piattaforme tra cui Yelp, Zagat, TripAdvisor e New York Times.

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