Il problema è il news making, non il fact checking
In questo stato di infodemia ciascuno di noi si costruisce le famose bolle, molto più comode e pertanto pericolose delle balle, le fake di cui tanto si ciancia. Questa considerazione potrebbe aver influito nella scelta di Meta di interrompere il fact checking, assieme all’auspicio di ingraziarsi il presidente Trump. Il corsivo di Battista Falconi