Xiaomi punta ad una valutazione da 100 miliardi di dollari. E sceglie le banche per il debutto in Borsa
Xiaomi Corp. punta ad una valutazione da 100 miliardi di dollari. La società tecnologica cinese, divenuta famosa per i suoi smartphone, ha scelto Morgan Stanley, Goldman Sachs Group Inc., Credit Suisse Group AG e Deutsche Bank AG come banche per lavorare sull’offerta pubblica iniziale.
La società con sede a Pechino sta ancora valutando i sottoscrittori cinesi e deve ancora decidere i tempi e la posizione della vendita delle azioni, ma l’Ipo sembra essere vicina.

Ma Xiaomi vale 100 miliardi di dollari? Quel che è certo è che la società tecnologica cinese continua a crescere mentre alcuni suoi rivali connazionali vedono scendere le loro azioni: Lenovo Group Ltd. ha perso l’1,3% mentre ZTE Corp. ha perso il 2,2%.
Sotto il presidente e co-fondatore Lei Jun, Xiaomi sta cercando di entrare nei mercati ben avviati, mentre consolida le posizioni nei mercati emergenti come India e Russia. La società ha lanciato i suoi dispositivi sul mercato spagnolo lo scorso anno, mentre si vocifera che sia pronta al debutto anche negli Usa.
Non solo smartphone. Xiaomi in questi anni ha supportato dozzine di startup che producono un’ampia gamma di prodotti. Le vendite totali dal suo ecosistema sono raddoppiate a 20 miliardi di yuan nel 2017.
“Il mercato degli smartphone cinesi sembra stabile per Xiaomi, sarà l’espansione in nuovi mercati a influenzare la valutazione di Xiaomi”, ha affermato James Yan, analista di Counterpoint Research. “Xiaomi, comunque, gode di un grande vantaggio in quanto ad altre società cinesi manca un business del software ben consolidato”.





