Rinnovato, dopo 11 anni, il contratto per la scuola: una svolta importante, che contribuisce ad archiviare la gelata decennale delle retribuzioni nel settore pubblico. Un segnale di per sé positivo. Ma era proprio necessario ridurre del trenta per cento il fondo destinato a premiare i professori migliori per distribuire il premio a tutti senza distinzioni? Questo è un segnale di indebolimento della spinta al miglioramento dell’organizzazione e governo nel settore pubblico, in funzione del miglioramento della qualità dei servizi che lo Stato rende ai cittadini.

Per altro verso, più la definizione è dettagliata, più ampi sono gli spazi offerti agli avvocati per argomentare la non corrispondenza del comportamento concreto alla previsione contrattuale specifica. In altre parole: finché la dirigenza pubblica non si riappropria delle prerogative che le spettano e non viene responsabilizzata seriamente in proposito, non c’è riscrittura di norme o di clausole contrattuali che possa assicurare l’esercizio effettivo di quelle prerogative.
Articolo ripreso dal Blog di Pietro Ichino






