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Come gli Stati Uniti (e Best Buy) fanno la guerra a Huawei

Dopo AT&T, anche Best Buy sceglie di non vendere i cellulari della cinese Huawei, dopo l’allarme lanciato dagli 007 Usa.  Articolo di Giusy Caretto Le cose, per Huawei, sul mercato americano, si mettono davvero male. L’azienda cinese non solo non venderà i suoi cellulari tramite offerte combinate con le società di tlc (si guardi al…

Le cose, per Huawei, sul mercato americano, si mettono davvero male. L’azienda cinese non solo non venderà i suoi cellulari tramite offerte combinate con le società di tlc (si guardi al rifiuto di AT&T), ma dovrà rinunciare anche ad alcuni canali tradizionali di vendita, ovvero ai rivenditori autorizzati di strumenti tecnologici.

Come scrive Reuters, infatti, Best Buy Co Inc., il più grande rivenditore americano di elettronica di consumo, taglierà i legami con la Huawei Technologies Co Ltd e non venderà più i cellulari della società cinese.

LA DECISIONE DI BEST BUY

Best Buy smetterà di vendere i dispositivi di Huawei nelle prossime settimane, secondo le indiscrezioni di una persona vicina all’azienda. Un portavoce di Best Buy, invece, non ha commentato la questione dei contratti con i fornitori, ma ha assicurato: “Prendiamo le decisioni su cosa vendere o no basandoci su una serie di motivi”, ha affermato.

Il rifiuto di Best Buy rappresenta una nuova battuta d’arresto per il colosso delle telecomunicazioni cinese che vorrebbe espandersi nel mercato statunitense.

LA RISPOSTA DI HUAWEI

Huawei non ha ancora potuto discutere i dettagli della sua partnership con la società statunitense Best Buy. La società, che attualmente vende i suoi prodotti attraverso numerosi rivenditori di elettronica di consumo leader negli Stati Uniti, ha ricordato ancora una volta che i suoi prodotti soddisfano i “più elevati standard di sicurezza, privacy e ingegneria nel settore”.

ANCHE AT&T NON VENEDERA’ TELEFONI HUAWEI

A rendere più difficile la conquista del mercato americano anche la decisione, presa ad inizio anno, da AT&T. L’azienda cinese puntava di espandersi negli Usa grazie ad un accordo per la vendita di smartphone tramite At&T, ma l’accordo sarebbe saltato all’improvviso.

Nella scelta At&T sarebbe stata influenzata dal Senato del Congresso Usa e dal Committee on Intelligence del Congresso Usa, che il 20 dicembre scorso avevano inviato una lettera alla Federal Communications Commission in cui venivano analizzati i rischi per la sicurezza nazionale derivanti dai piani di espansione di Huawei.

L’ALLARME AMERICANO CONTRO LE AZIENDE CINESI

A mettere in guardia contro Huawei sono stati anche i vertici di Fbi, Cia, Nsa e il capo dell’intelligence Usa, convinti che i dispositivi che arrivano dalla Cina possano mettere a rischio la sicurezza del Paese. In corso, secondo i sei direttori delle agenzie statunitensi, ci sarebbe una guerra fredda digitale: Pechino potrebbe sfruttare la tecnologia di aziende vicine al governo per rubare dati e informazioni.

Il rischio principale, secondo gli esperti di sicurezza degli Stati Uniti, è che le aziende si infiltrino nella rete tlc Usa. “Siamo profondamente preoccupati circa il rischio che qualsiasi compagnia o entità legata a governi stranieri che non condividono i nostri valori possa guadagnare posizioni di potere all’interno della nostra rete di telecomunicazioni”, ha detto il direttore dell’Fbi , Chris Wray. “Tale posizione permette di esercitare pressione o controllo sulla nostra infrastruttura e offre la possibilità di condurre campagne di spionaggio non rilevabili”.

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