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Perché Trump ha silurato Tillerson e scelto Pompeo come Segretario di Stato

Cambio del Segretario di Stato negli Stati Uniti: Trump abbandona Tillerson e sceglie l’italoamericano Mike Pompeo, capo della Cia. I dettagli nell’articolo di Giusy Caretto E’ ufficiale, il presidente Donald Trump ha licenziato il segretario di Stato Rex Tillerson, cioè la guida della diplomazia americana. A sostituirlo sarà l’italoamericano Mike Pompeo, capo della Cia. Il…

E’ ufficiale, il presidente Donald Trump ha licenziato il segretario di Stato Rex Tillerson, cioè la guida della diplomazia americana. A sostituirlo sarà l’italoamericano Mike Pompeo, capo della Cia.

Il texano, per anni ai vertici del colosso petrolifero Exxon Mobile, fu scelto un anno fa proprio per la lunga esperienza come capo di una multinazionale del settore petrolifero ed esperto delle dinamiche geopolitiche, ma le sue idee non coincidono con quelle di Trump.

L’ANNUNCIO CON UN TWEET

Il presidente Trump ha annunciato l’avvicendamento con un tweet quando a Washington non erano ancora le 8 di mattina.
“Mike Pompeo, direttore della CIA, diventerà il nostro nuovo Segretario di stato. Farà un lavoro fantastico! Grazie a Rex Tillerson per il suo servizio! Gina Haspel diventerà il nuovo direttore della CIA, e la prima donna così scelto. Congratulazioni a tutti!”, ha scritto Trump sul social.
“Congratulazioni al mio amico e presto Segretario di stato Mike Pompeo! Grande decisione del Presidente”, ha commentato Nikki Haley, membro del Partito Repubblicano e rappresentante permanente alle Nazioni Unite dal 27 gennaio 2017; governatrice della Carolina del Sud dal 2011 al 2017.

trump tillUNA NOTIZIA ATTESA

La notizia era attesa da tempo. Qualche indiscrezione già circolava da mesi. Tillerson l’aveva smentita, mentre Trump ha lasciato perdere la questione. E’ probabile che il suo entourage avesse chiesto al Presidente di rimandare la questione. La decisione ufficiale sembra essere stata presa, secondo il Washington Post, una settimana fa ed è stata ufficializzata nelle scorse ore.

“Trump ha scelto la linea dura per mandare un segnale alla Comunità Intelligence nazionale ed estera. Rex Tillerson, amico di vecchia data di Putin, è come Bannon. Fa più comodo libero che legato ad una poltrona”, recita un altro Tweet di Fabio Vanorio.

I MOTIVI DELLA DISCORDIA

Diversi i motivi che hanno portato alla rottura. Trump e Tillerson non erano concordi sulla decisione di cancellare l’accordo raggiunto da Obama con il 5+1 nell’estate 2015 sul nucleare iraniano (Pompeo ha una posizione ben più dura).

Tillerson non condivideva con Trump nemmeno il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele.
Più volte, in questi mesi, è stato costretto a smentire l’idea di essere stato scelto perché amico di Putin e ieri, poi, Tillerson si è schierato con Theresa May e la Gran Bretagna e contro la Russia per l’omicidio dell’ex spia russa Sergei Skripral.

UNA DONNA ALLA CIA

Alla Cia arriva, invece, una donna. La prima: Gina Haspel, ufficiale dei servizi segreti americani. È entrata a far parte della Cia nel 1985. Nel febbraio 2017 è stata nominata dal presidente Trump come vicedirettore dell’agenzia. Saltata all’interesse delle cronache perchè agente sotto copertura e, durante la sua attività operativa, nel 2002 avrebbe diretto per breve tempo in Thailandia uno dei centri in cui venivano praticate torture da interrogatorio, come il ‘waterboarding’

“La sostituzione di Tillerson con Mike Pompeo si balenava già da Natale scorso. Il nodo era la sostituzione di Pompeo. La scelta di Gina Haspel, un falco dell’intelligence, implicata in questioni relative a torture e waterboarding, non era facile”, ha commentato su Twitter Fabio Vanorio.

Gina-Haspel-CiaNON SOLO TILLERSON

Rex Tillerson non è il solo ad aver abbandonato il team di Trump. Mike Flynn, consigliere per la sicurezza nazionale, è stato licenziato dal Presidente per il coinvolgimento nel Russiagate dopo meno di un mese. Steve Bannon, lo stratega della campagna, è stato cacciato ad agosto, mentre il capo dell’ufficio stampa Anthony Scaramucci è rimasto in carica dal 21 al 31 luglio. Aveva preso il posto di Sean Spicer, capo ufficio stampa della Casa Bianca per soli sei mesi.
Da poco, invece, ad aver lasciato la Casa Bianca è stato il consigliere economico Gary Cohn, che aveva dimostrato delle riserve sull’imposizione dei dazi.

IL COMMENTO DI ENRICO LETTA

Tra i primi politici italiani a commentare la scelta di Trump, c’è Enrico Letta, ex presidente del Consiglio, che su Twitter ha scritto: “Licenziato anche #Tillerson. A molti farà sempre più sorridere, come spesso quando si parla di #Trump. A me fa sempre più paura”.

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