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Riscattare Laurea

Riscatto della laurea gratuito: cos’è e come dovrebbe funzionare

Il Riscatto della laurea permette di aver diritto alla pensione con qualche anno di anticipo, ma oggi la procedure è costosa   L’età della pensione sembra sempre più lontana. O forse no. Basterebbe riscattare i 5 anni impiegati nello studio per conseguire la Laurea per poter ridurre (e non si poco) gli anni di lavoro.…

Il Riscatto della laurea permette di aver diritto alla pensione con qualche anno di anticipo, ma oggi la procedure è costosa

 

L’età della pensione sembra sempre più lontana. O forse no. Basterebbe riscattare i 5 anni impiegati nello studio per conseguire la Laurea per poter ridurre (e non si poco) gli anni di lavoro. Si tratta di una possibilità concreta già oggi, ma non è certo una scelta per tutte le tasche. Riscattare gli anni della laurea ha un costo talmente alto che spesso si rinuncia a far domanda.

Ora, però, potrebbe arrivare la svolta. Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ha proposto il riscatto della laurea gratis per tutti nati tra il 1980 e il 2000 che oggi sono iscritti a un corso di laurea. Ma andiamo per gradi.

Cosa è il riscatto della laurea

laureaIl riscatto della laurea, come già accennato, permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Ovviamente è una possibilità che si offre solo ed esclusivamente a chi abbia conseguito il diploma di laurea o titolo equiparato. Dal 12 luglio 1997 è possibile riscattare due o più corsi di laurea (anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data).

Possono fare richiesta anche i soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.

Cosa è possibile riscattare:

  • i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
  • i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
  • i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al
  • termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
  • i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale

I requisiti per ottenere il riscatto di laurea sono i seguenti:

  • aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
  • i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo 2, comma 1, decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184;
    essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, salvo quanto previsto dalla legge 24 dicembre 2007, n. 247 per le domande presentate a decorrere dal 1° gennaio 2008.

Chi non può fare domanda:

  • INPSI fuori corso;
  • coloro che mentre studiavano hanno lavorato e coperto quel periodo da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto presso altro fondo

Come fare domanda:

Per ottenere il riscatto della laurea si deve presentare la domanda di riscatto online all’INPS. Sempre all’INPS si dovrà versare l’onere contributivo. Il pagamento si effettua utilizzando i bollettini MAV.

Quanto costa riscattare la laurea?

I costi della procedura possono variare e si calcolano proporzionalmente al reddito. Al momento, per tanti, il gioco non ne vale la candela. Facciamo un esempio concreto: una donna di 40 anni con un reddito di 36 mila euro lordi l’anno, per riscattare la laurea di euro dovrebbe versare all’INPS 65 mila euro. Quasi il doppio di quello che guadagna.

La proposta del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta

barettaIl sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, lo scorso aprile, ha proposto il riscatto della laurea gratis per tutti nati tra il 1980 e il 2000 che oggi sono iscritti a un corso di laurea. A pagare i contributi all’INPS dovrebbe essere lo Stato: si tratterebbe di un vero e proprio sconto sulla pensione.

La proposta sembra piacere al Governo, che secondo quanto dichiarato da Baretta, starebbe lavorando per rendere la proposta attuabile economicamente. E proprio per questo la possibilità di riscatto gratuita non varrà (molto probabilmente) per chi si è già laureato. Rendere il riscatto retroattivo, ha spiegato Baretta, sarebbe troppo costoso.

Potrà ricevere il riscatto solo chi si è laureato senza andare fuori corso e (forse) chi è andato fuori corso per cause di forza maggiore.

Si pensa di inserire la possibilità di riscatto gratuito della laurea nella prossima legge di stabilità, che dovrebbe essere approvata entro la fine del 2017. Dunque, il riscatto gratuito, secondo il sottosegretario, potrebbe partire in via sperimentale il prossimo anno.

La mobilitazione sociale

Facile immaginare da che parte stiano i giovani: negli ultimi giorni si sono mobilitati per ottenere dal Governo e dal Parlamento misure a sostegno del proprio futuro: è virale la diffusione della campagna #riscattalaurea su Facebook e Twitter. Migliaia i post in cui è possibile visualizzare time-line in time-line le richieste dei giovani di poter mettere nel proprio carniere quattro, cinque o più anni di contributi gratuitamente.

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