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Merkel: chi controlla i Dati, controlla la democrazia

L’Europa deve diventare protagonista dell’economia dei dati, rischiamo di rimanere indietro     L’Unione Europea non potrà prescindere, visti i tempi, da un’unione del mercato digitale. E’ questo, in sintesi, quanto affermato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel in occasione del  World economic forum di Davos. Angela Merkel, 63 anni, è a Davos in rappresentanza di un Paese in…

L’Europa deve diventare protagonista dell’economia dei dati, rischiamo di rimanere indietro

 

 

L’Unione Europea non potrà prescindere, visti i tempi, da un’unione del mercato digitale. E’ questo, in sintesi, quanto affermato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel in occasione del  World economic forum di Davos.

Angela Merkel, 63 anni, è a Davos in rappresentanza di un Paese in cui ha vinto sì le elezioni, ma dove lotta ancora per formare un governo solido. La Cancelliera sembra felice di parlare dell’Europa e afferma che questo è il momento di restare uniti, politicamente, economicamente e culturalmente, e che l’elezione dello scorso anno di Emmanuel Macron in Francia ha dato un “nuovo impulso e che ci rafforzerà”.

Tuttavia, la Merkel ha riconosciuto che non tutti i governi sono entusiasti di “più Europa”, “non tutti i membri concordano su un’unione sempre più stretta”.

Certo è bisogna fare di più per l’eurozona. “Non abbiamo mai riflettuto su cosa accadrà quando questa valuta [l’euro] sarà in pericolo”, ha continuato la Cancelliera.

Europa ed economia digitale

big dataIl discorso sull’Unione Europea della signora Merkel si è poi intrecciato con quelli di internet e social media, che la stessa Cancelliera ha collegato alla salute della democrazia stessa. La Germania ha già approvato leggi molto stringenti sui social media rispetto a quelle esistenti in altri paesi, con multe per le imprese che non rimuovono rapidamente i posti “considerati illegali”. Ma non basta.

Il possesso dei dati sarà la materia prima del 21°  secolo – ha detto la Merkel – Chi possiede i dati deciderà della democrazia, del modello sociale partecipativo e della prosperità economica”, ha detto. “Siamo sotto pressione da parte delle grandi società statunitensi che accedono a un’enorme mole di dati. Chi li controlla? Gli europei non hanno ancora deciso come gestire questo problema, il pericolo è muoversi troppo tardi”, ha aggiunto le Merkel. Il prossimo compito dell’Europa, che corre il rischio di “restare indietro”, sarà quello di diventare protagonista dell’economia dei dati, elaborando anche un modello vincente per dare forma a “un’era digitale più equa”.

Brexit, occasione per crescere

Ha parlato anche di Brexit, Angela Merkel. L’uscita dall’Ue della Gran Bretagna non è certo una scelta condivisa dalla Cancelliera, ma è certamente un’occasione di crescita per l’Eruopa stessa: “Questo ci ha quasi incoraggiati [nell’UE] a concentrarci sui grandi problemi”, ha detto la Merkel.

Per quanto riguarda il modo in cui si svolgerà la seconda fase dei colloqui Brexit quest’anno, la Merkel si è attenuta strettamente a commenti politically correct. “Saremo molto chiari sulle domande relative all’uscita. La partecipazione al mercato unico dipenderà anche dalla libertà di circolazione “, ha affermato Angela Merkel.

La Merkel attacca Trump

“Oggi, 100 anni dopo la catastrofe della Grande Guerra, dobbiamo chiederci se abbiamo davvero imparato la lezione della storia, e a me pare di no. L’unica risposta è la cooperazione e il multilateralismo”, ha detto Davos la cancelliera tedesca, riferendosi a Trump e alla sua decisione di imporre dazi su pannelli fotovoltaici e lavatrici.

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