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Manovra, Flixbus è salvo. Spunta ipotesi Bonus nonni

Il Presidente della Commissione Bilancio del Senato ha cancellato i 5 emendamenti anti-Flixbus, ritenendoli inammissibili   Manovra in discussione al Senato. Obiettivo primario della Commissione Bilancio è tagliare la mole degli emendamenti: sono circa 4.000 le proposte di modifica pervenute dai diversi gruppi. Bisognerà scremare per arrivare a 500-600 emendamenti. La legge, cioè la proposta…

Il Presidente della Commissione Bilancio del Senato ha cancellato i 5 emendamenti anti-Flixbus, ritenendoli inammissibili

 

Manovra in discussione al Senato. Obiettivo primario della Commissione Bilancio è tagliare la mole degli emendamenti: sono circa 4.000 le proposte di modifica pervenute dai diversi gruppi. Bisognerà scremare per arrivare a 500-600 emendamenti. La legge, cioè la proposta di legge, dovrà approdare in aula il 27 novembre e il lavoro sembra essere ancora tanto.

Qualcosa, però, inizia a definirsi. Mentre saltano gli emendamenti anti-Flixbus e mentre salta anche l’ipotesi della cedolare secca al 10% su Airbnb, sembra avanzare l’ipotesi di un bonus nonni. Andiamo per gradi.

Saltano saltano emendamenti anti Flixbus

AirbnbLa prima scrematura ha portato alla cancellazione delle norme che bloccavano in Italia l’operato di Flixbus. A pensarci è stato lo stesso presidente della commissione Bilancio del Senato, Giorgio Tonini, che ha definito la proposta come inammissibile.

Erano 5, in particolare, gli emendamenti contro la società di autobus che promette viaggi low cost in tutta Europa, erano stati presentati da Fi, Mdp e Udc, ma il Presidente ha pensato fosse importante salvare e promuovere la concorrenza, a favore dei cittadini.

“Buona notizia dalla commissione Bilancio del Senato – ha scritto su Twitter Andrea Mazziotti (Civici e Innovatori), presidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio – Il presidente Giorgio Tonini ha dichiarato inammissibili per estraneità di materia i 5 emendamenti contro Flixbus, presentati da Fi, Mdp e Udc. Concorrenza è salva, certezza del diritto pure”.

No a cedolare secca 10% su Airbnb

Per una società che si salva, un’altra paga. Niente di nuovo, in realtà, sul fronte Airbnb: resta la cedolare secca al 21% per gli affitti brevi (compresi quelli tramite piattaforme telematiche), e non viene approvata la proposta che la modificava al 10%.

La proposta non sarà nemmeno presa in considerazione dalla Commissione Bilancio del Senato perché priva di copertura.

Arriva il bonus nonni?

Intanto, mentre qualcuno chiede il ripristino del bonus bebè, avanza l’idea di un incentivo fiscale per i nonni che aiutano economicamente i nipoti nelle attività sportive, nelle spese scolastiche o universitarie, negli affitti fuorisede. Anche spese mediche e assicurative saranno detraibili.
Tra gli emendamenti, infatti, secondo indiscrezioni ci sarebbe la proposta di allargamento delle detrazioni al 19% per i figli a tutti “i parenti in linea retta”, ovvero anche ai nipoti.

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