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Ecco come saranno le liste per il vertice di Bper (e cosa farà Unipol)

L’articolo di Luca Gualtieri, giornalista di Mf/Milano Finanza, sulle prossime mosse in casa di Bper e il ruolo del gruppo assicurativo Unipol azionista della banca Ferve l’attività a Modena in queste ultime settimane di febbraio. Bper Banca si prepara al primo rinnovo integrale del consiglio di amministrazione dopo il passaggio da popolare a società per azioni. Un…

Ferve l’attività a Modena in queste ultime settimane di febbraio. Bper Banca si prepara al primo rinnovo integrale del consiglio di amministrazione dopo il passaggio da popolare a società per azioni. Un rinnovo delicato quello che sarà portato in assemblea sabato 14 aprile, sia per la nuova forma societaria dell’istituto che per la composita compagine societaria. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il board dovrebbe approvare la lista di maggioranza tra mercoledì 7 e giovedì 8 marzo confermando Luigi Odorici, Ettore Caselli e l’amministratore delegato Alessandro Vandelli.

IL RUOLO DI UNIPOL

La formazione, su cui si sta lavorando proprio in questi giorni, dovrebbe essere condivisa anche da Unipol che potrebbe avere un amministratore di propria estrazione (oggi nel board siede Alfonso Roberto Galante). Il gruppo finanziario bolognese guidato da Carlo Cimbri è il maggiore azionista di Bper  con una quota vicina al 10%. Questa rilevanza in termini di capitale non dovrebbe però determinare azioni di rottura. Al contrario Unipol sembra orientata verso soluzioni di continuità con il passato, anche alla luce dei cordiali rapporti con l’attuale gruppo dirigente dell’istituto modenese.

LA LISTA DI MAGGIORANZA

La lista di maggioranza dovrebbe poi ottenere l’appoggio degli azionisti privati e delle fondazioni (Cr Provincia dell’Aquila, Banca del Monte di Foggia, Cr Bra e Cr Vignola e soprattutto Banco di Sardegna) a cui potrebbero andare tre amministratori. La lista di minoranza invece dovrebbe essere promossa da Assogestioni per conto di alcuni dei fondi di investimento presenti nel capitale dell’istituto modenese. Come per le altre ex popolari anche Bper  vede infatti una fortissima frammentazione del capitale e una decisa presenza degli istituzionali che già nell’assemblea dell’anno scorso hanno ottenuto un buon risultato assembleare. A tal proposito sarebbe in corso l’attività dei proxy advisor.

IL NODO DELLA PRESIDENZA

Il punto più delicato ancora da risolvere è quello della presidenza. Alcune anime del gruppo sono infatti favorevoli a una riconferma di Odorici, di cui è stato apprezzato l’impegno profuso in questi anni. Al banchiere uscente alcuni soci forti contrappongono però Carlo Corradini, ex consigliere delegato di Banca Imi e membro del cda di Intesa Sanpaolo . Il nome è gradito ai poteri locali, a partire dalle fondazioni azioniste di Bper  che in assemblea potrebbero presentarsi con una quota aggregata vicina al 10%. A favore di Corradini del resto giocherebbero non solo le buone entrature a Roma, ma anche la vicinanza all’entourage di Giovanni Bazoli, se è vero che nel 2015 era tra i favoriti per la presidenza della Ca’ de Sass. Al momento è difficile stabilire quale sarà l’esito del confronto, e non si può escludere che negli ultimi giorni spunti perfino un terzo candidato. «Auspico che per l’elezione del consiglio ci possa essere una condivisione tra le tre anime dell’azionariato», si è limitato a commentare Odorici nel corso del recente convegno Assiom Forex.

LO SCENARIO

L’assemblea di aprile sarà insomma un appuntamento importante di Bper, anche perché il nuovo vertice potrebbe affrontare temi di primo piano. Il mercato ritiene che la banca modenese giocherà un ruolo rilevante nel nuovo risiko bancario. Se da un lato potrebbe esserci l’acquisizione di Unipol Banca dal socio di maggioranza, dall’altro Bper potrebbe proiettarsi verso la Liguria dove Carige dovrebbe avviare la ricerca di un partner.

(articolo di Mf/Milano Finanza)

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