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Joint venture tra Tim e Canal+. Sfida a Netflix

Via libera dal Cda di Tim alla joint venture anti-Neflix con Canal+   Tim in joint venture con Canal+: nelle scorse ore, il Consiglio di Amministrazione di Tim, riunitosi sotto la presidenza di Arnaud de Puyfontaine, amministratore delegato di Vivendi, ha approvato a maggioranza  la creazione di una joint venture con Canal+. Obiettivo della collaborazione è…

Via libera dal Cda di Tim alla joint venture anti-Neflix con Canal+

 

Tim in joint venture con Canal+: nelle scorse ore, il Consiglio di Amministrazione di Tim, riunitosi sotto la presidenza di Arnaud de Puyfontaine, amministratore delegato di Vivendi, ha approvato a maggioranza  la creazione di una joint venture con Canal+. Obiettivo della collaborazione è di disegnare e realizzare l’offerta di contenuti video premium che Tim offrirà ai propri clienti per accelerare lo sviluppo della connettività in fibra.

Telecom - Tim“Con questa operazione Tim fa un importante passo avanti nella strategia di convergenza tra telco e media”, commenta l’Amministratore Delegato di Tim Amos Genish. “La joint venture con Canal+ ci permetterà, infatti, di cogliere le nuove opportunità di crescita in un mercato in continua evoluzione, attraverso un’offerta commerciale di connettività in fibra unita a contenuti video premium”.

Tim parteciperà al 60% alla joint venture, mentre Canal+ al 40%. L’Amministratore Delegato sarà scelto tra i consiglieri di nomina Tim all’interno di un consiglio di amministrazione composto da 5 membri (di cui 3 Tim e 2 Canal+), in possesso di un profilo professionale coerente con l’iniziativa.

“L’operazione si configura quale operazione con parte correlata, essendo Canal+ International S.A.S. società controllata da Vivendi S.A., già qualificata da Consob quale controllante di fatto di Tim: si tratta in particolare di operazione di minore rilevanza alla stregua dei parametri stabiliti nell’apposito Regolamento Consob.- spiega una nota diffusa da Tim – Come tale, è stata fatta oggetto di parere favorevole del Comitato per il controllo e i rischi, che si è espresso a maggioranza, con il motivato voto contrario di due consiglieri; all’unanimità il Comitato si è espresso invece nel senso di considerare le future operazioni della joint venture come operazioni di Tim, ai fini dell’applicazione della procedura aziendale per l’effettuazione di operazioni con parti correlate”.

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