L’esito elettorale di un Parlamento “appeso” è una storia familiare per l’Italia, ed è un risultato che estende la crescente frammentazione politica e l’incertezza tra i governi nazionali dell’Europa. Primo tra i compiti dei leader politici vi è ora quello di trovare un modo per guidare il Paese, mettendo assieme una coalizione, perché l’incertezza mette un freno agli investimenti domestici e scoraggia gli investitori esteri.
IL PROSSIMO GOVERNO
Una volta formato, il nuovo governo dovrà temperare le aspettative pubbliche in termini di tagli alle tasse e misure di sostegno, perché tutti i partiti in fase elettorale avevano effettuato promesse sproporzionate, che avrebbero peggiorato ulteriormente una posizione fiscale già problematica. Il nuovo governo dovrà anche riassicurare le istituzioni UE circa il proprio impegno per una riforma bancaria.
SORPRESE NOTE
La realtà dei fatti, purtroppo, è che l’esito delle elezioni italiane non è nulla di nuovo, perché i cittadini sono abituati alle promesse infrante, gli investitori globali di rado hanno scorto chiarezza nell’operato del governo, e i rappresentanti UE guardano alle controparti italiane con preoccupazione.
COSA PENSANO GLI INVESTITORI
I leader politici italiani non dovrebbero erroneamente interpretare un eventuale rialzo dei mercati finanziari, dovuto al sollievo che la situazione non sia peggiore di quel che è, come un’approvazione della situazione attuale. Ciò detto, nonostante la retorica della campagna elettorale, l’elezione mostra che gli italiani riconoscono ancora il significativo beneficio netto del restare nell’area euro.