Utile netto in crescita, così come il risultato netto. Conclusione: 3,4 miliardi di dividendi. Ecco in estrema sintesi i conti 2017 di Intesa Sanpaolo come emerge dal rendiconto di esercizio e consolidato dell’istituto di credito guidato dall’amministratore delegato, Carlo Messina.
L’OK DEL CDA
Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 con un utile netto del gruppo pari a 7,3 miliardi di euro (3,1 miliardi nel 2016) che comprende i 3,5 miliardi assegnati dal Tesoro in seguito all’acquisizione di Popolare Vicenza e Veneto Banca.
IL RISULTATO NETTO
Il risultato netto per la capogruppo è pari a 4,8 miliardi di euro (1,7 miliardi di euro nel 2016, 1,6 miliardi riesposto per le operazioni societarie intervenute nel 2017).
COSA SUCCEDERA’ IN ASSEMBLEA
All’approvazione dell’assemblea, prevista per il 27 aprile, oltre al bilancio verrà sottoposta anche l’approvazione della distribuzione cash di 3,4 miliardi di dividendi, risultante da un importo unitario di 20,3 centesimi di euro per le azioni ordinarie e di 21,4 centesimi di euro per le azioni di risparmio.
I DETTAGLI SULLA DESTINAZIONE DELL’UTILE
La proposta di destinazione dell’utile d’esercizio – si legge nella nota di Intesa – prevede, da un lato, l’attribuzione del contributo pubblico cash di 3,5 miliardi di euro, esente da imposte, alla riserva straordinaria e, dall’altro, la distribuzione cash di 1.353.639.567,85 euro come dividendi a valere sul restante utile di 1.382 milioni della Capogruppo (corrispondenti a 8 centesimi per ciascuna azione ordinaria e a 9,1 centesimi per ciascuna azione di risparmio) e di 2.065.450.088,96 euro come assegnazione di riserve a valere sulla Riserva sovrapprezzi di emissione (corrispondenti a 12,3 centesimi per ciascuna azione, ordinaria e di risparmio).
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