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Fed, che cosa ha detto (e cosa farà) Powell

Il commento dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo sull’audizione del presidente della Fed, Powell, di fronte alla Commissione Affari Finanziari della Camera Il testo dell’audizione di Powell di fronte alla Commissione Affari Finanziari della Camera mantiene i messaggi emersi dalla riunione del FOMC di gennaio. Il presidente della Fed sottolinea lo scenario positivo dell’economia americana, supportata dalla…

Il testo dell’audizione di Powell di fronte alla Commissione Affari Finanziari della Camera mantiene i messaggi emersi dalla riunione del FOMC di gennaio.

Il presidente della Fed sottolinea lo scenario positivo dell’economia americana, supportata dalla domanda domestica privata come negli anni scorsi, a cui si aggiungeranno ora i “venti favorevoli” dello stimolo fiscale e delle esportazioni, che in precedenza erano invece contrari.

Sul fronte dell’inflazione, Powell rileva i livelli sempre al di sotto del 2%, ma con qualche indicazione preliminare di modesta accelerazione dovuta all’uscita di freni transitori.

Powell afferma che la recente correzione sui mercati finanziari ha reso le condizioni finanziarie solo parzialmente meno espansive e il FOMC non ritiene che la volatilità dell’ultimo mese costituisca un freno significativo per la ripresa.

Per quanto riguarda la politica monetaria, il testo dell’audizione ribadisce che la Fed cercherà di trovare un equilibrio per “evitare un surriscaldamento dell’economia e riportare l’inflazione al 2% su base stabile”. Powell conferma un quadro coerente con la prosecuzione di graduali rialzi dei tassi, in modo da riportare l’inflazione verso l’alto senza eccessi in termini di crescita.

I punti cruciali dell’audizione riguardano i rischi per lo scenario economico e il sentiero dei tassi. Se prima i rischi erano “quasi bilanciati”, ma marginalmente verso il basso, ora secondo Powell sono davvero duplici (“two-sided”). Il presidente ha affermato che “se l’economia si surriscalda, dovremo alzare più velocemente, e questo aumenta i rischi di recessione”.

Dall’audizione emerge che, almeno per ora, lo scenario centrale rimane di tre rialzi nel 2018, ma Powell, rispondendo a una domanda precisa, ha affermato che non vorrebbe pregiudicare la possibilità di attuare quattro rialzi. La nostra lettura è che ora i rischi sono più “one-sided” (verso l’alto) che “two-sided”, nonostante l’affermazione che i rischi sono “circa bilanciati”.

Il FOMC resterà cauto, attuando un rialzo al trimestre nei primi tre trimestri, per lasciarsi aperta la porta a un eventuale quarto intervento, da determinare sulla base dell’evoluzione dei dati e dei mercati. Attualmente non sembra esserci un chiaro consenso all’interno del FOMC per quattro rialzi: Powell dovrà costruirlo, se intende accelerare. I dati di febbraio in uscita nelle prossime due settimane, saranno rilevanti, ma non ancora determinanti.

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