Occhi puntati sul fondo Oceanwood Capital Management per Carige e sul socio francese Denis Dumont per il Credito Valtellinese. Sono due dei protagonisti dei rialzi dei due titoli bancari in Borsa? Coincidenze o ci sono movimenti sottotraccia per ipotesi aggregative fra i due istituti di credito? Di sicuro, ci sono e soggetti fondi esteri che puntano sulle due banche peraltro acciaccate e reduci da contrastati aumenti di capitale. Ecco novità, indiscrezioni e scenari su Banca Carige e Credito Valtellinese.
I RIALZI IN BORSA
E’ quello che si è chiesto il Sole 24 Ore osservando i movimenti a Piazza Affari: per Credito Valtellinese negli ultimi due giorni un rimbalzo del 45% dei diritti d’opzione dell’aumento di capitale da 700 milioni. L’andamento di prezzi e volumi scambiati lascia poco spazio all’immaginazione, secondo il quotidiano confindustriale: gli acquisti ci sono e anche consistenti, tanto da compensare le posizioni corte di alcuni hedge. “Basti pensare – scrive Alessandro Graziani – che, secondo le comunicazioni alla Consob del 26 febbraio, il fondo Oceanwood Capital Management Limited ha incrementato la posizione corta sul Creval al 40,26% del capitale (pre-aumento)”. Pochi euro, dato che il valore della banca è ormai dato dalle azioni di nuova emissione che, a tre giorni dalla fine di negoziazione dei diritti, pare destinata a concludersi con successo (in ogni caso è garantita da un consorzio di 11 istituti capitanati da Mediobanca).
CHI SI MUOVE SU CARIGE E CREVAL
Quello che più meraviglia gli osservatori finanziari – rileva il Sole – “è che su due banche finora considerate problematiche, scatti l’interesse degli investitori esteri proprio alla vigilia di elezioni politiche dall’esito incerto. Evidentemente, il rischio Italia non spaventa il mercato. Che guarda piuttosto alle potenzialità di rivalutazione in Borsa delle due banche dopo la pulizia di bilancio, resa possibile proprio grazie ai nuovi capitali”. Se a Genova si guarda con sempre maggiore attenzione all’azione del fondo Oceanwoo, a Sondrio si scrutano e mosse del misterioso socio francese Denis Dumont che, con circa il 6%, è il primo socio della banca valtellinese che ormai ha un’azionariato da public company.
BACI E ABBRACCI?
I due istituti di credito, peraltro, sono accomunati secondo gli osservatori da operazioni “baciate”. Con l’aumento di capitale di Carige si è aperta una nuova stagione di operazioni baciate, le «baciate 2.0» verrebbe da dire, ha scritto il Giornale: “Carige infatti ha ottenuto delle subgaranzie del proprio aumento di capitale da alcuni soggetti interessati ad acquistare i suoi npl e la società di credito al consumo, Creditis, a fronte del diritto di esclusiva o di prelazione su queste operazioni straordinarie. Il prospetto è stato approvato e per il momento nessuno, o quasi, ha detto nulla”. E nel prospetto dell’aumento di capitale del Credito Valtellinese appaiono “nuove operazioni baciate 2.0 con un identico schema per la cessione di npl o per la cessione dell’asset del credito su pegno”.
(TUTTI GLI ULTIMI SUBBUGLI, ESUBERI COMPRESI, AL CREDITO VALTELLINESE)