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Come affrontare i mercati finanziari tra le turbolenze

L'economia globale mostra segnali contrastanti, mentre l'ipotesi di una guerra commerciale genera molta volatilità sui mercati finanziari. Come affrontare i mercati finanziari tra le turbolenze

Ad oggi l’economia mondiale mostra segnali contrastanti frena la crescita negli Stati Uniti nonostante i buoni risultati delle vendite al dettaglio, al massimo degli ultimi due anni a Marzo poiché le famiglie hanno aumentato gli acquisti di veicoli e di un serie di altri beni per scongiurare l’incremento dei prezzi dovuto ai dazi, riuscendo a malapena a mantenere a galla l’economia nel primo trimestre. l’inflazione si è fermata al 2,7% ma i dazi rappresentano un rischio al rialzo. Lo scorso anno il deficit federale è stato pari a circa 2 trilioni, il disavanzo commerciale ha sfiorato i 3 trilioni e la posizione finanziaria netta negativa pari a 20 trilioni di dollari.

COSA SUCCEDE NEI MERCATI FINANZIARI?

Cresce invece in Europa il PIL con un’inflazione poco sopra il 2%. L’ipotesi di una guerra commerciale che provochi una recessione globale ha generato molta volatilità a Marzo sui mercati finanziari mentre l’ Europa, come risposta al mutato approccio geopolitico americano ha approvato il piano ‘ReArm Europe’ per 800 mld di euro di investimenti nella difesa e la Germania ha approvato un nuovo piano di spesa per 1.000 mld circa di cui 500 mld per le infrastrutture. Il Trump 2 avanza quindi tra perplessità su crescita e inflazione mentre i mercati si interrogano sull’impatto delle politiche della nuova amministrazione sul Pil americano e su inflazione. La fase di allentamento dei tassi ha oramai portato il costo del denaro al di sotto dei massimi in quasi tutte le economie mondiali con i rendimenti obbligazionari americani al ribasso nelle ultime settimane mentre la curva dei titoli di Stato italiani ha seguito il movimento di rialzo dei rendimenti sulle scadenze lunghe osservato in Europa.

COME AFFRONTARE I MERCATI FINANZIARI

Come affrontare i mercati finanziari in questo periodo di turbolenze e forte volatilità? Anzitutto va ricordato che negli ultimi 15 anni un portafoglio 100% azionario internazionale ha reso mediamente il 9% su base annua contro il 4,80% circa di un portafoglio composto al 70% da obbligazioni e da un 30% in azioni. Ovviamente ciascun investitore deve fare i conti col proprio profilo di rischio, orizzonte temporale, obiettivi , conoscenza ed esperienza dei mercati finanziari rammentando che le fasi di volatilità e le correzioni dei mercati finanziari sono la normalità e ricorrenti nel tempo; e comunque non anticipano quasi mai un cambiamento di direzione dei mercati. Negli ultimi 60 mesi l’indice statunitense S&P50 ha realizzato una performance del +120% circa , secondo solo alla performance delle ‘Magnifiche 7″ (+210%) a dimostrazione che nel comparto azionario occorre mantenere una visione a lungo termine per capire i trend. Il comparto azionario internazionale in un’ottica di lungo periodo è l’asset class che ha sempre performato meglio di tutti, con bilanciamento delle strategie value e growth (I titoli Value tendono ad affermarsi quando l’inflazione è elevata, la crescita economica è forte e i tassi di interesse sono alti. Al contrario, i titoli Growth spesso sovraperformano quando l’inflazione è bassa, la crescita economica è relativamente debole e i tassi sono bassi e in calo) per equilibrare reddito e crescita. E’ importante non lasciarsi prendere dall’emotività del momento, ragionare ‘di pancia’ e, presi dal panico, smontare un portafoglio costruito sulla base dei propri progetti e orizzonti temporali.

La storia insegna che gli investimenti a lungo termine tendono a superare le fluttuazioni a breve termine. La diversificazione rimane il pilastro importante in un portafoglio di investimento e prevede una varietà di asset come azioni, obbligazioni e materie prime; è importante monitorare continuamente le condizioni economiche e geopolitiche che influenzano i mercati , come tassi di interesse, inflazione, politiche monetarie e sviluppi globali. A volte un aggiustamento o una riorganizzazione del portafoglio può essere necessario. Ma soprattutto in periodi di incertezza è utile concentrarsi su asset con fondamentali solidi: le aziende con bilanci forti, una buona gestione e flussi di cassa stabili tendono a resistere meglio durante le turbolenze di mercato. utile poi seguire l’andamento dei mercati mantenendo una visione realistica senza lasciarsi influenzare dalle fluttuazioni giornaliere ma focalizzandosi sugli indicatori economici principali e sulle politiche delle banche centrali perchè hanno un impatto fondamentale sul mercato. Infine investiamo nell’educazione finanziaria perchè può fare la differenza per prendere decisioni più consapevoli.

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